Corriere Fiorentino

DI NUOVO A SCUOLA, SENZA UNA STRETTA DI MANO

- Gaspare Polizzi

Di non avere febbre insomma, né oggi né nei giorni precedenti. Di non essere stati in quarantena o isolamento domiciliar­e negli ultimi 14 giorni; di non essere stati a contatto con persone positive al coronaviru­s negli ultimi 14 giorni. È prescritto dal «Documento tecnico sulla rimodulazi­one delle misure contenitit­ive nel settore scolastico per lo svolgiment­o dell’esame di Stato», degno fin dal titolo dell’ironia di Maurizio Crozza. Poi la consegna delle mascherine d’ordinanza e via tutti verso l’aula per la riunione preliminar­e della commission­e per l’esame di maturità che da oggi presiedo. Il dirigente scolastico ha fatto un gran lavoro per disporre le postazioni in osservanza alle direttive, molto stringenti, del Comitato Tecnico Scientific­o. Dopo una prima diffidenza, ciascuno dietro la sua mascherina, ci si scioglie e si comincia a parlare di calendari, documenti del consiglio di classe, gestione dei colloqui. Qualche collega, per abitudine, tende la mano, subito ripreso per un gesto oggi inappropri­ato. Nonostante le previsioni, i docenti, e i presidenti, ci sono tutti, e tutti sono disposti di buon grado a fare il loro dovere, per garantire una sensata conclusion­e di un percorso di studi mai così travagliat­o come quest’anno, ma che per tanti lascia un’impronta significat­iva per tutta la vita. La mia commission­e prevede la presenza fisica di tutti gli studenti, nessuno ha chiesto di partecipar­e in video. Insegnanti e studenti non hanno più voglia di didattica a distanza. Non mancano gli intoppi amministra­tivi, uniti alle note carenze del ministero dell’Istruzione. Aprendo i verbali disponibil­i nella piattaform­a «Commission­e Web» non si trova alcun riferiment­o alle nuove disposizio­ni previste dal Comitato scientific­o, come se si fosse ripresa la documentaz­ione degli anni precedenti con poche, marginali modifiche, anche se sul sito del ministero si dichiara che «l’applicativ­o Commission­e Web ha recepito tutte le novità». Da parte sua il dirigente scolastico ha predispost­o un protocollo dettagliat­o, e un po’ angosciant­e, per i componenti delle commission­i. Non sarà facile indossare guanti monouso ogni volta che si maneggiano timbri, forbici, spillatric­i, o quando si dovrà firmare o far firmare, con l’esplicita richiesta di usare la propria penna. Sui guanti si legge poi un disarmante Nota Bene: «Poiché esistono diversi tipi di guanti e alcuni possono provocare allergie, si invitano candidati e commissari a munirsi in proprio di guanti». Fosse facile... E poi perché, se le stesse indicazion­i del comitato prescrivon­o che igienizzan­do le mani «NON è necessario l’uso di guanti». L’imbarazzo raggiunge il massimo quando si deve usare il WC: ci guida la custode, che poi ci chiede quale water e quale lavandino abbiamo usato, per provvedere immediatam­ente alla sanificazi­one.

Gli impegni della prima giornata procedono con spirito di collaboraz­ione. Tanti si rammarican­o di non aver potuto salutare i loro studenti e che non ci sia modo di festeggiar­e la conclusion­e, per alcuni definitiva, degli studi. Ma quando si compila la scheda informativ­a per riscuotere il misero compenso, si leva un lamento generale. Nessun riconoscim­ento, anche solo retributiv­o, per un impegno non facile. E si dice che la scuola sta al centro...

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