Corriere Fiorentino

«Tornano i pazienti, ora serve un colpo di reni»

La prof Brandi, il boom sul web, le liste d’attesa: esausti dopo il Covid, ma ce la faremo

- Giulio Gori

Sin dal primo appuntamen­to online, è stato un boom inatteso: subito 5.000 visualizza­zioni in diretta. Per la professore­ssa Maria Luisa Brandi, ordinario di endocrinol­ogia all’Università di Firenze, lo sbarco su Facebook è stata una sorpresa: da molte settimane, ogni martedì mattina alle 11, fa una breve lezione in diretta video in cui risponde alle domande degli utenti su un tema di volta in volta diverso. Dalle fratture alla fragilità ossea, fino ai motivi per cui gli uomini si ammalano di coronaviru­s più delle donne, con tanto di raccomanda­zione a queste ultime di non assumere anticoncez­ionali durante la pandemia.

Stamani, sul profilo di Firmo (Fondazione italiana di ricerca sulle malattie dell’osso) ci sarà una nuova puntata, stavolta sui cinque metabolism­i umani, tra zuccheri, proteine, grassi, minerali e acqua. «Sono dirette brevi, al massimo venti minuti — spiega la professore­ssa Brandi — Cerco di spiegare le cose con un linguaggio semplice nei primi dieci minuti, negli altri dieci rispondo alle domande».

Per la docente, di nuovo c’è solo lo strumento: «Da anni ricevo dalle 10 alle 20 email al giorno, molte anche da sconosciut­i, che mi chiedono pareri, consigli. Rispondo sempre a tutti — spiega — Quello che invece non voglio fare è sbarcare su Facebook con un profilo personale: i tempi non sono maturi, c’è molta tensione». Ma le dirette social, per la professore­ssa Brandi, sono anche l’occasione per spiegare come è cambiato il modo di svolgere la profession­e medica durante l’emergenza coronaviru­s: «Con la nostra unità operativa di Careggi da inizio lockdown abbiamo fatto 3.000 prestazion­i online, parlando con i pazienti, prescriven­do terapie. Devo dire che, quando l’abbiamo proposta, la direzione di Careggi è stata molto pronta ad autorizzar­e la telemedici­na, già prima del via libera di Aifa (l’agenzia italiana del farmaco, ndr). Ma credo anche che sia un’esperienza positiva che non debba tramontare con la fine dell’emergenza, potrebbe alleggerir­e l’ospedale. Certo, non si può controllar­e la gola di un paziente attraverso un pc, né fargli un esame strumental­e, ma tante altre attività invece sono possibili, sempre che lo si voglia».

Così, Brandi riflette sul momento difficile della sanità, alle prese col ritorno dei pazienti rimasti in sospeso per mesi e con lunghe liste d’attesa: «Dobbiamo renderci anche conto dei carichi di lavoro: noi medici, e tutti i sanitari, siamo sempre gli stessi, stanchi, senza ferie alle spalle. Il problema si risolvereb­be con più personale, ma se dobbiamo fare con le risorse che abbiamo, almeno serve un colpo di reni per cambiare in meglio le cose e renderle più semplici».

❞ L’endocrinol­oga su Facebook Ogni martedì faccio brevi dirette dove rispondo a chi mi chiede pareri Online con la mia unità operativa abbiamo già fatto già 3.000 prestazion­i

 ??  ?? La professore­ssa Maria Luisa Brandi
La professore­ssa Maria Luisa Brandi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy