Corriere Fiorentino

«A Campi facciamo sul serio»

Nuovo stadio, la Fiorentina fa il primo passo ufficiale: «Lo vogliono i nostri tifosi»

- Matteo Magrini

La Fiorentina ieri ha presentato al Comune di Campi la lettera di manifestaz­ione d’interesse per la costruzion­e del nuovo stadio nell’area su cui ha un’opzione d’acquisto. È in pratica il primo atto dell’iter burocratic­o. Il dg viola Joe Barone: «Noi facciamo sul serio». Il sindaco Emiliano Fossi: «Ora andiamo avanti».

«Dritti come un fuso», direzione Campi Bisenzio. Obiettivo: il nuovo stadio. È questo il messaggio che filtra dalla sede della Fiorentina, e che trova conferma nei fatti. Concreti. Del resto, Rocco Commisso, è l’uomo del «Fast fast fast» e, nel giro di un paio di settimane, ha mosso passi importanti verso il traguardo. L’ultimo, ieri. Dopo quello di mercoledì scorso infatti, è andato in scena un altro incontro tra il sindaco di Campi Emiliano Fossi e il direttore generale viola Joe Barone. Un faccia a faccia nel quale il club di Rocco ha consegnato al Comune la lettera contenente la manifestaz­ione d’interesse per la realizzazi­one del nuovo stadio nell’area da 36,5 ettari adiacente a Via Allende.

Un passaggio formale, ma determinan­te, che segue l’opzione per l’acquisto dei terreni (a un prezzo vicino ai 5 milioni di euro) e che, di fatto, ufficializ­za la volontà della società di realizzare lì lo stadio. «Siamo qua per il popolo viola — ha detto Barone — perché merita di essere ascoltato». E proprio mentre andava in scena il confronto, le organizzaz­ioni del tifo lanciavano una nuova iniziativa (dopo quella degli striscioni «Io sto con Rocco») a sostegno del presidente. «Per l’ennesima volta dobbiamo assistere al teatrino fatto da chi dichiara lo stadio un “monumento” intoccabil­e a tal punto da lasciarlo crollare in testa ai tifosi e da chi, a parte roboanti proclami, sa solo cambiare idea in base a dove tira il vento — si legge nel comunicato diramato dall’1926, il gruppo più importante della Curva Fiesole — e nel frattempo asdo sistiamo alla svendita di pezzi di storia della nostra città a squali della finanza per costruirci fantomatic­i resort che certo non portano benefici a Firenze e alla sua gente. Adesso basta!». L’appuntamen­to, al quale rispondera­nno anche il Centro Coordiname­nto Viola Club e l’Atf, è fissato per venerdì, alle 19, quando dalla Coop di Ponte a Greve partirà un corteo, con bandiere e sciarpe viola che, attraversa­ndo alcuni delle vie più importanti di Firenze, raggiunger­à il Franchi. Lì, nel Piazzale di Maratona, è prevista una sorpresa, tenuta rigozioni top secret. «Vogliamo lo stadio!», il titolo della manifestaz­ione.

«Il nostro progetto per Campi è molto reale, facciamo sul serio — ha proseguito Barone — abbiamo perso un anno perché quello della Mercafir non era un percorso fattibile, ma ora siamo qua per dare il massimo. Per la Fiorentina, e per Campi». E il Franchi? «Servirebbe­ro le cose dette da Commisso la settimana scorsa». E cioè: nessun passaggio dalla sovrintend­enza, via i vincoli, possibilit­à di intervenir­e pesantemen­te. Difficile che queste condi«Let’s si possano verificare, anche se resta da capire cosa stabilirà (entro fine mese?) il decreto semplifica­zioni. «Ne ha bisogno tutto il calcio italiano», il commento del dirigente viola.

Tornando a Campi, resta la cautela sui tempi. Anche perché nel frattempo sarà il Comune a dover pianificar­e e trovare o far trovare ad altri enti i fondi necessari per tutti gli interventi (casello autostrada­le e allungamen­to della tramvia su tutti) necessari. Per questo, la Fiorentina, non ha ancora presentato un progetto definitivo. Lo farà quanrosame­nte saranno stati valutati tutti gli aspetti tecnici procedural­i.

«Oggi inizia il percorso urbanistic­o, burocratic­o e amministra­tivo — ha spiegato ieri Fossi — i tempi li valuteremo (in cuor suo l’orizzonte resta il 2024 ndr) ma ora il Comune ha un punto di partenza per iniziare a lavorare con la Regione e con tutti i soggetti interessat­i». Sempre ieri, il Comune di Campi ha approvato il Piano Struttural­e che prevede, tra l’altro, la destinazio­ne sportiva per parte (circa 16 ettari) dei terreni opzionati dalla Fiorentina.

La macchina insomma, si è messa ufficialme­nte in moto. Nel frattempo, gli uomini di Commisso (che spera di poter tornare presto a Firenze) potrebbero allacciare contatti anche con la Regione e con Toscana Aeroporti visto che, il progetto del nuovo stadio, rischia di entrare in conflitto con quello della nuova pista di Peretola. Le parti comunque, già nei giorni scorsi si sono dette pronte a collaborar­e per rendere «compatibil­i» i due obiettivi.

Tra fine giugno e l’inizio di luglio invece, è fissato un tavolo tra i sindaci dell’Area Metropolit­ana. L’occasione giusta, chissà, perché Emiliano Fossi e Dario Nardella possano iniziare una proficua collaboraz­ione. Nell’interesse della Fiorentina, ma non soltanto.

❞ Barone Siamo qui perché lo vuole il nostro popolo, abbiamo un progetto reale: con la Mercafir perso un anno

❞ Fossi Inizia il percorso: i tempi li valuteremo ma ora c’è un punto di partenza per iniziare a lavorare con gli enti coinvolti

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L’area di Campi dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio nelle intenzioni della Fiorentina
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