«A Campi facciamo sul serio»
Nuovo stadio, la Fiorentina fa il primo passo ufficiale: «Lo vogliono i nostri tifosi»
La Fiorentina ieri ha presentato al Comune di Campi la lettera di manifestazione d’interesse per la costruzione del nuovo stadio nell’area su cui ha un’opzione d’acquisto. È in pratica il primo atto dell’iter burocratico. Il dg viola Joe Barone: «Noi facciamo sul serio». Il sindaco Emiliano Fossi: «Ora andiamo avanti».
«Dritti come un fuso», direzione Campi Bisenzio. Obiettivo: il nuovo stadio. È questo il messaggio che filtra dalla sede della Fiorentina, e che trova conferma nei fatti. Concreti. Del resto, Rocco Commisso, è l’uomo del «Fast fast fast» e, nel giro di un paio di settimane, ha mosso passi importanti verso il traguardo. L’ultimo, ieri. Dopo quello di mercoledì scorso infatti, è andato in scena un altro incontro tra il sindaco di Campi Emiliano Fossi e il direttore generale viola Joe Barone. Un faccia a faccia nel quale il club di Rocco ha consegnato al Comune la lettera contenente la manifestazione d’interesse per la realizzazione del nuovo stadio nell’area da 36,5 ettari adiacente a Via Allende.
Un passaggio formale, ma determinante, che segue l’opzione per l’acquisto dei terreni (a un prezzo vicino ai 5 milioni di euro) e che, di fatto, ufficializza la volontà della società di realizzare lì lo stadio. «Siamo qua per il popolo viola — ha detto Barone — perché merita di essere ascoltato». E proprio mentre andava in scena il confronto, le organizzazioni del tifo lanciavano una nuova iniziativa (dopo quella degli striscioni «Io sto con Rocco») a sostegno del presidente. «Per l’ennesima volta dobbiamo assistere al teatrino fatto da chi dichiara lo stadio un “monumento” intoccabile a tal punto da lasciarlo crollare in testa ai tifosi e da chi, a parte roboanti proclami, sa solo cambiare idea in base a dove tira il vento — si legge nel comunicato diramato dall’1926, il gruppo più importante della Curva Fiesole — e nel frattempo asdo sistiamo alla svendita di pezzi di storia della nostra città a squali della finanza per costruirci fantomatici resort che certo non portano benefici a Firenze e alla sua gente. Adesso basta!». L’appuntamento, al quale risponderanno anche il Centro Coordinamento Viola Club e l’Atf, è fissato per venerdì, alle 19, quando dalla Coop di Ponte a Greve partirà un corteo, con bandiere e sciarpe viola che, attraversando alcuni delle vie più importanti di Firenze, raggiungerà il Franchi. Lì, nel Piazzale di Maratona, è prevista una sorpresa, tenuta rigozioni top secret. «Vogliamo lo stadio!», il titolo della manifestazione.
«Il nostro progetto per Campi è molto reale, facciamo sul serio — ha proseguito Barone — abbiamo perso un anno perché quello della Mercafir non era un percorso fattibile, ma ora siamo qua per dare il massimo. Per la Fiorentina, e per Campi». E il Franchi? «Servirebbero le cose dette da Commisso la settimana scorsa». E cioè: nessun passaggio dalla sovrintendenza, via i vincoli, possibilità di intervenire pesantemente. Difficile che queste condi«Let’s si possano verificare, anche se resta da capire cosa stabilirà (entro fine mese?) il decreto semplificazioni. «Ne ha bisogno tutto il calcio italiano», il commento del dirigente viola.
Tornando a Campi, resta la cautela sui tempi. Anche perché nel frattempo sarà il Comune a dover pianificare e trovare o far trovare ad altri enti i fondi necessari per tutti gli interventi (casello autostradale e allungamento della tramvia su tutti) necessari. Per questo, la Fiorentina, non ha ancora presentato un progetto definitivo. Lo farà quanrosamente saranno stati valutati tutti gli aspetti tecnici procedurali.
«Oggi inizia il percorso urbanistico, burocratico e amministrativo — ha spiegato ieri Fossi — i tempi li valuteremo (in cuor suo l’orizzonte resta il 2024 ndr) ma ora il Comune ha un punto di partenza per iniziare a lavorare con la Regione e con tutti i soggetti interessati». Sempre ieri, il Comune di Campi ha approvato il Piano Strutturale che prevede, tra l’altro, la destinazione sportiva per parte (circa 16 ettari) dei terreni opzionati dalla Fiorentina.
La macchina insomma, si è messa ufficialmente in moto. Nel frattempo, gli uomini di Commisso (che spera di poter tornare presto a Firenze) potrebbero allacciare contatti anche con la Regione e con Toscana Aeroporti visto che, il progetto del nuovo stadio, rischia di entrare in conflitto con quello della nuova pista di Peretola. Le parti comunque, già nei giorni scorsi si sono dette pronte a collaborare per rendere «compatibili» i due obiettivi.
Tra fine giugno e l’inizio di luglio invece, è fissato un tavolo tra i sindaci dell’Area Metropolitana. L’occasione giusta, chissà, perché Emiliano Fossi e Dario Nardella possano iniziare una proficua collaborazione. Nell’interesse della Fiorentina, ma non soltanto.
❞ Barone Siamo qui perché lo vuole il nostro popolo, abbiamo un progetto reale: con la Mercafir perso un anno
❞ Fossi Inizia il percorso: i tempi li valuteremo ma ora c’è un punto di partenza per iniziare a lavorare con gli enti coinvolti