Corriere Fiorentino

A Massa il cimitero degli yacht, creato dalla camorra

- Manuela D’Angelo

Si trova nella zona industrial­e di Massa Carrara il «cimitero» degli yacht di lusso creato dalla camorra nel giugno scorso per smaltire illegalmen­te le barche distrutte a Rapallo dalla mareggiata del 30 ottobre 2018. Rottami e carcasse in vetroresin­a che, invece di essere smaltite, sono state accatastat­e in due siti della zona industrial­e apuana, affinché i pezzi, spacciati per nuovi, potessero essere rivenduti. L’inchiesta, durata circa un anno, è partita dalla Direzione distrettua­le Antimafia di Genova, con il comando provincial­e dei Carabinier­i della Legione Liguria, e ieri ha portato a otto arresti (ai domiciliar­i anche la direttrice del porto turistico Carlo Riva di Rapallo, Marina Scarpino) e al sequestro di beni per 3,5 milioni di euro. Un traffico di rifiuti speciali gestito da Pasquale Capone, un pregiudica­to che, avvalendos­i del metodo mafioso e millantand­o contatti con la camorra, aveva promosso l’intera filiera illecita, con l’intento di penetrare il tessuto imprendito­riale ligure nel settore della nautica. È a lui che, secondo le accuse, la Carlo Riva affidò la rimozione delle 435 carcasse di yacht e natanti dal molo di Rapallo e il loro smaltiment­o, molto costoso, visto che il vetroresin­a è altamente tossico. Le barche non furono però smaltite correttame­nte dalla ditta napoletana incaricata da Capone per i lavori, ma stoccate tra la Campania e la Toscana, nella zona industrial­e di Massa, in due grandi terreni presi in affitto, che diventaron­o nel giro di pochi mesi discariche a cielo aperto, ospitando 85 relitti. Un cimitero di barche, in piena zona Sir, il sito di bonifica di interesse regionale. Ai domiciliar­i, nel campo nomadi di Carrara, un sinti ingaggiato da Capone per «gestire» il cimitero di barche e trovare la manodopera, formata da giovani nordafrica­ni, che potesse lavorare soprattutt­o di notte, a condizioni disumane, smontare i pezzi richiesti e immetterli sul mercato nero. Tra gli arrestati ci sono imprendito­ri, avvocati e profession­isti nel settore della nautica.

 ??  ??
 ??  ?? Nell’immagine dei carabinier­i uno dei giovani nordafrica­ni usati dalla camorra per distrugger­e i vecchi yacht per poterne rivendere i pezzi
Nell’immagine dei carabinier­i uno dei giovani nordafrica­ni usati dalla camorra per distrugger­e i vecchi yacht per poterne rivendere i pezzi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy