I candidati a governatore in formato maxi
La mini-riforma: nomi molto visibili sulla scheda elettorale, meno firme per le liste
I nomi dei candidati governatori saranno stampati a caratteri cubitali sulla parte destra della scheda, mentre la soglia di firme da raccogliere per presentare una lista verrà ridotta di due terzi. Sono i cambiamenti approvati ieri dalla prima Commissione del Consiglio regionale (Affari istituzionali e bilancio) in vista delle elezioni regionali. A presentare la proposta di correzione è il presidente della Commissione Giacomo Bugliani, del Pd, che oggi porterà in aula l’emendamento (in Commissione è passato a maggioranza con l’astensione di Fi e Lega). I maligni hanno subito sostenuto che i nomi grandi siano un surrogato dei grandi nomi, ma la riconoscibilità del candidato — di qualunque schieramento esso sia — non rientra tra le motivazioni ufficiali contenute nella modifica alla «Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale».
«Questa variazione — spiega Bugliani — è stata pensata solo per allineare la scheda delle Regionali a quella per le elezioni dei sindaci». Dunque la nuova scheda su cui i toscani andranno a votare sarà fatta così: si svilupperà in orizzontale, sulla sinistra ci saranno i nomi e i simboli dei partiti, al centro i nomi e i cognomi dei candidati al Consiglio regionale, mentre a destra tutto lo spazio sarà dedicato ai nomi e cognomi dei candidati governatori. Un ritorno al passato, come fa notare un articolo pubblicato sul sito Political.data.it redatto dagli autori del libro «E se cadesse la Toscana», di Lorenzo Salusest, Andrea Pannocchia e Niccolò Macallè. Una scelta che potrebbe incoraggiare il voto disgiunto, dato che valorizza il nome del candidato dal punto di vista grafico. Decisamente più problematico è il secondo punto di modifica: la riduzione delle firme da raccogliere per le liste, motivata con la difficoltà legate all’emergenza Covid. Secondo la variazione sarà sufficiente per questo raccogliere un terzo delle firme: dalle circa 12 mila del 2015 a 4 mila. Un particolare che ha innervosito alcuni partiti della sinistra che sostiene Eugenio Giani, oltre che Italia Viva. I renziani, infatti, guardano con preoccupazione alla norma che rende «più agevole» la creazione di una lista civica del candidato governatore, che potrebbe drenare consensi nella loro area.
Oggi in aula Tensioni tra Italia Viva e Pd: i renziani pensano a una mossa per favorire la lista Giani