Corriere Fiorentino

L’ESEMPIO DI ZURIGO PER CHIUDERE ANCHE QUI IL CICLO DEI RIFIUTI

- Di Tommaso Franci* Sergio Gatteschi**

eGentile direttore, con altri ecologisti «storici» e molti giovani abbiamo fondato Toscana+Verde, associazio­ne regionale di ambientali­sti riformisti, nata a Firenze, che si è rapidament­e estesa in tutta la Toscana con lo scopo di tutelare l’ambiente e le attività che noi, donne e uomini, portiamo avanti nelle città e sul territorio. In questo quadro, le parole di Eugenio Giani sul ciclo dei rifiuti hanno suscitato un dibattito cui ci sentiamo in dovere di partecipar­e. Il concetto è semplice: se la pianificaz­ione attuale non funzionass­e, la Regione deve garantire comunque gli impianti necessari a completare il ciclo dei rifiuti. Come dissentire? Fermo restando che tutti concordiam­o sulla necessità di promuovere l’economia circolare, la riduzione dei rifiuti, il loro riutilizzo attraverso il riciclo, la discussion­e che si è riaperta sugli impianti di smaltiment­o dei rifiuti in Toscana è invece, ancora una volta, surreale: molti danno per scontato che il recupero energetico sia da combattere con ogni mezzo, quando invece fa parte a pieno titolo del ciclo dei rifiuti e dell’economia circolare. L’obiettivo principale della programmaz­ione regionale, che condividia­mo, è il 65 % di riciclo, con il 25% di recupero energetico e il 10% di ricorso alla discarica. I rifiuti non riciclabil­i e gli scarti delle raccolte differenzi­ate possono quindi essere usati per produrre energia: in Toscana si tratta di circa 600.000 tonnellate, il 25 % del totale di 2, 4 milioni di tonnellate.

Oggi la nostra regione ha 5 impianti di incenerime­nto funzionant­i che utilizzano circa 250.000 tonnellate: ma se si consideran­o le chiusure previste di Livorno e Montale rimarremo in grado di smaltire solo 140.000 tonnellate, e avremo ben 460.000 tonnellate ogni anno da mandare in giro con i camion in discariche o in impianti fuori regione: con rischi per la sicurezza degli smaltiment­i e aumento dei prezzi, e sicuro inquinamen­to dovuto ai trasporti.

Per non parlare del mancato beneficio in termini di ricchezza prodotta, occupazion­e qualificat­a, aumento delle fonti rinnovabil­i.

In assenza di una pianificaz­ione che prenda in consideraz­ione questi aspetti, la Toscana rischia di fare la fine delle regioni le cui città sono invase da rifiuti. Nessuno ne parla, ma l’emergenza è reale. Dobbiamo lanciare un allarme su questi temi, perché che in ogni caso riteniamo che si debba chiudere il ciclo dei rifiuti in Toscana, non fuori, realizzand­o qui gli impianti necessari.

Da toscani, riteniamo che sia necessario che un nuovo impianto sia collocato nella piana fiorentina, e vorremmo vedere funzionant­e il nuovo impianto di Scarlino. Non è certo un caso se a nord della Toscana ci sono decine di impianti, e se nelle città europee più attente all’ambiente, Zurigo, Vienna, Basilea e tante altre, i termovalor­izzatori sono anche in centro. A Copenhagen con il recupero di energia dai rifiuti viene prodotta energia elettrica per circa 60mila famiglie e riscaldame­nto per 120mila.

Il recupero energetico anche in Toscana farebbe diminuire drasticame­nte l’inquinamen­to oggi generato dal trasporto su camion e dalle discariche; non solo, sostituend­o migliaia di caldaie, con il teleriscal­damento abbattereb­be le emissioni delle aree coinvolte, come si è potuto verificare ad esempio a Bolzano, dove la rete alimentata dal termovalor­izzatore porterà ad una riduzione di oltre il 20% delle emissioni in atmosfera nella conca bolzanina.

Il recupero energetico rappresent­a una risorsa che eviterebbe il rimpallo tra amministra­zioni, i viaggi dei rifiuti, la sensazione che certi territori siano sacrificab­ili e altri no.

L’area metropolit­ana fiorentina e l’intera Regione che si allineano alle metropoli europee, recuperano energia dai rifiuti, abbassano le tasse ai cittadini, fanno diminuire l’inquinamen­to, non fanno ricadere su altre comunità il peso delle loro indecision­i. Questa è la proposta che ci sentiamo di mettere all’attenzione sua e dei suoi lettori e lettrici. *Presidente Toscana + Verde **Segretario Toscana + Verde

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