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Il giorno dopo la manifestazione dei tifosi — conclusa al Franchi con tanto di ruspe — per chiedere uno stadio moderno, all’altezza delle rinnovate ambizioni della Fiorentina, il sindaco Dario Nardella evita ogni commento. Ma dagli Stati Uniti il patron viola, Rocco Commisso, ha fatto arrivare a quella che lui definisce «Famiglia Viola», con le maiuscole, una lettera di ringraziamento. E il tycoon americano rilancia la «ferma volontà» della Fiorentina, ribadita già venerdì sera da Joe Barone: «Se potremo intervenire sul Franchi bene, ma se la legge non cambierà e non potremo effettuare lavori importanti allora dovremo spostarci a Campi Bisenzio».
Il messaggio di Commisso è stato pubblicato sul sito ufficiale della Fiorentina attorno all’ora di pranzo, con il titolo «Cara Famiglia Viola, ieri sera siete stati incredibili, unici», che è anche l’inizio della lettera, ed una foto della manifestazione di ieri, ruspa compresa. «Ieri sera siete stati incredibili, unici. Le immagini del Popolo Viola, unito e compatto, che in una serata di festa, con grande civiltà, fa sapere al mondo intero la sua ferma volontà di potere avere una nuova casa per la Fiorentina, sono state bellissime e di grande impatto — scrive Commisso, proprietario della Fiorentina da poco più di un anno — Noi siamo al vostro fianco e non vogliamo smettere di continuare a provare a realizzare un nuovo stadio per i tifosi della Fiorentina, per la città di Firenze, per le ambizioni e i sogni che tutti abbiamo e che non vogliamo tenere chiusi in un cassetto».
Poi la conclusione, con l’appuntamento ad incontrarsi presto, di persona, a Firenze. «Ieri sera mi avete fatto arrivare al cuore un ennesimo messaggio, fortissimo e diretto: tutti noi insieme vogliamo solo il bene della Fiorentina e ci batteremo per questo obiettivo. Spero di riabbracciarvi presto! Grazie Grazie Grazie! Rocco B. Commisso». La lettera su Facebook ha raccolto centinaia di condivisioni, commenti e migliaia di like.Il sindaco Dario Nardella ieri non ha voluto commentare né la manifestazione dei tifosi, né la lettera di
Commisso, limitandosi a dire sulla mancanza di mascherine e di distanziamento sociale, esattamente come accaduto a Napoli per il festeggiamenti per la conquista della Coppia Italia: «Non mi esprimo sul mancato rispetto delle misure Covid. I controlli qualcuno li avrà fatti e ne darà conto».
La prospettiva di Palazzo Vecchio resta quella del Franchi, di un nuovo intervento possibile grazie all’emendamento del decreto semplificazione che riguarda gli stadi monumentali, come è quello di Firenze, e che permette ristrutturazioni anche con demolizioni estese. Non a caso giovedì, Nardella, commentando l’imminente iniziativa del tifosi, aveva spiegato: «Apprezzo molto che i tifosi si rivolgano al Franchi perché è anche il nostro obiettivo. Ora più che mai la mia priorità è il Franchi perché è la casa della Fiorentina, il luogo dove centinaia di migliaia di tifosi hanno pianto ed hanno gioito. Lo stadio deve continuare a vivere, e credo che tutti debbano portare la responsabilità di non lasciare abbandonato un monumento dello sport che è da vivere e da fruire secondo i canoni piu’ moderni che il calcio può offrire».
E se il decreto sarà approvato a luglio e se ci sarà la modifica delle attuali norme di tutela — in base alle quali la soprintendenza ha detto no all’abbattimento delle curve dello stadio — lo scenario di Campi perderà forza.
❞ Grande impatto Avete fatto sapere al mondo intero la ferma volontà di costruire la nuova casa viola