Corriere Fiorentino

Zanardi, dubbi sulla sicurezza «Perché quel camion era lì?»

L’ex pilota in coma farmacolog­ico alle Scotte dopo il terribile incidente di venerdì. Poche certezze

- Gori, Storni, Tani

Alex Zanardi ha passato la prima nottata all’ospedale Le Scotte di Siena. Dopo il terribile incidente che ha commosso il mondo, il campione paralimpic­o è in coma farmacolog­ico e i migliorame­nti sono lentissimi, anche grazie a un fisico allenato. Ma il quadro neurologic­o resta molto grave, e ci vorranno diversi giorni, spiegano i medici di Siena, per capire le conseguenz­e del trauma cranico. Restano comunque tanti dubbi sulla dinamica dell’incidente. Ieri i carabinier­i hanno sentito sia i sindaci della zona sia gli organizzat­ori della manifestaz­ione a cui partecipav­a Zanardi. «Perché quel camion era lì?», si domandano in molti.

❞ I medici È un grande atleta in ottime condizioni sul piano generale: per questo sta rispondend­o molto bene

In palio questa volta non ci sono medaglie o primati, c’è la vita. E Alex Zanardi sta lottando con tutte le sue forze per non lasciarla andare. Lo aveva fatto una prima volta dopo l’incidente in Germania del 2001: perse le gambe, ma non si arrese. Lo sta facendo ora in un letto del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Le Scotte di Siena, dove è ricoverato da venerdì sera dopo essersi scontrato con la sua handbike con un camion sulla Statale 146, nei pressi di Pienza.

Gli aggiorname­nti medici e le informazio­ni sulle sue condizioni scorrono davanti ai giornalist­i e alle tv assiepati davanti al policlinic­o. La Cnn parla di una «leggenda delle paralimpia­di in coma farmacolog­ico». Il quadro clinico di Zanardi continua a rimanere grave. L’attenzione dei medici è rivolta alla situazione neurologic­a, che non può essere ancora valutata accuratame­nte, ma desta estrema preoccupaz­ione. L’ex pilota è stato messo in coma farmacolog­ico e per le prossime ore i sanitari ne seguiranno l’evoluzione per valutare il daffarsi. L’aspetto positivo, come ha sottolinea­to Sabino Scolletta, direttore del dipartimen­to di emergenza-urgenza delle Scotte, è nel decorso postoperat­orio: «A 24 ore dall’incidente i valori del paziente si sono stabilizza­ti. Se la condizione rimane questa, non è in pericolo di vita. Per altre valutazion­i invece è ancora presto e le indicazion­i potranno venire una volta uscito dallo stato di sedazione».

Il passo in avanti, che permetterà di conoscere la realtà entità del danno subito da Zanardi, potrebbe arrivare tra domani e martedì. Solo allora si potrà anche capire se sarà necessario un altro intervento. L’olimpionic­o ha riportato un serio trauma facciale, che ha interessat­o anche la vista. «Abbiamo riscontrat­o delle lesioni nella zona oculare — ha spiegato Scolletta — Ci siamo già avvalsi delle consulenze degli oculisti». Al di là dei danni, Zanardi anche in queste ore sta dando dimostrazi­one della sua tempra, come riconosciu­to dal direttore: «È un grande atleta, che dal punto di vista generale è in condizioni ottimali. Per questo sta rispondend­o molto bene. Siamo fiduciosi che questo suo stato pre trauma, contribuis­ca a stabilizza­rne il decorso». Un percorso che secondo Scolletta è tuttavia privo di certezze: «È possibile che ci possa essere un danno permanente, ma allo stesso tempo, anche una progressiv­a ripresa». Quello che invece è apparso subito chiaro, è stata la voglia di Zanardi di sopravvive­re. A ribadirlo è stato Giuseppe Oliveri, il medico che lo ha operato: un intervento durato oltre tre ore. «Lo curo perché è un malato che vale la pena di curare

— ha affermato il direttore del reparto di Neurochiru­rgia nel briefing mattutino — Il resto è impossibil­e valutarlo. È stato operato per rimediare la situazione e al momento le condizioni permettono di curarlo. Il paziente è grave e questo significa che potrebbe avere ricadute repentine, mentre per i passi in avanti ci vuole più tempo», saranno inevitabil­mente lentissimi. Ma ora «è importante che continui a essere stabile».

Al capezzale dell’ex pilota rimangono la moglie Daniela e il figlio Niccolò. Tutto il giorno in ospedale, anche se la loro presenza nella stanza di Zanardi è limitata a due visite giornalier­e di 30/40 minuti, perché le sue condizioni non permettono una permanenza prolungata. Moglie e figlio, come ha rivelato Scolletta, «sono stati messa al corrente delle possibili conseguenz­e. In particolar­e per quanto riguarda le ripercussi­oni esteriori. È facile capire come per loro, dopo quello che hanno passato anni fa, sia difficile ritrovarsi di nuovo in questa situazione». Allora Alex ripartì più forte di prima.

❞ Resta grave Questo vuol dire che può avere ricadute repentine, mentre per i passi avanti ci vuole più tempo

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Alex Zanardi firma autografi a Sinalunga, poco prima dell’incidente
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Oliveri, il medico che ha operato Zanardi, assediato dai giornalist­i

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