Il sindaco si appella a chi non dorme «Non pensate solo ai vostri bisogni»
Nardella ai cittadini: non aprite lo scontro sociale, aiutiamo ristoranti e bar
«Non aprite uno scontro sociale, non buttate sale sulla ferite». A due giorni dalla manifestazione anti-movida indetta in Santo Spirito dai residenti dell’Oltrarno e in generale del centro storico, il sindaco Dario Nardella si appella al senso di comunità e ai «bisogni di tutti», ristoranti e bar compresi, in questa fase delicata di ripartenza post-lockdown. «Voglio fare un appello a quanti vogliono manifestare lunedì — ha detto il primo cittadino in occasione della conferenza stampa dedicata alla laurea honoris causa al pianista e compositore Daniel Barenboim in programma domani nel Salone dei Cinquecento — Anche io sono un residente del centro e amo Firenze come la amano loro». Per questo chiedo ai residenti «di comprendere la situazione drammatica che stanno vivendo centinaia di aziende, parliamo di 30 mila persone che vivono di attività come bar e ristoranti, gli chiedo di non guardare solo ai loro legittimi bisogni e fare uno sforzo per guardare ai bisogni di tutta la città». I residenti lamentano l’inefficacia dei piani annunciati da Palazzo Vecchio per contenere gli schiamazzi notturni e permettere il sonno tranquillo, dagli steward ai (pochi) vigili mandati nelle piazze, denunciando distanze di sicurezza non rispettate e mascherine mai al loro posto. «Lunedì ci confronteremo tutti insieme sulle problematiche della mala movida — dice una delle promotrici del flashmob, Francesca — Dopo il lockdown le persone, soprattutto in Santo Spirito, sono aumentate a dismisura: dire che la situazione è tragica è un eufemismo». «Se non diamo una mano a ristoranti e bar, come stiamo facendo — risponde Nardella — rischiamo di doverci sobbarcare il dramma di migliaia di disoccupati. È una questione di sopravvivenza». Ai residenti dice che «la nostra attenzione nei loro confronti non è venuta meno» ricordando di aver «appena firmato l’ordinanza anti-vetro» e di aver mantenuto la Ztl anche notturna.
L’ordinanza firmata dal sindaco su richiesta del prefetto Laura Lega vieta l’uso di bottiglie e bicchieri di vetro in tutto il centro e attorno ai viali dalle 20 alle 6. E prevede multe da 25 a 500 euro. «Ma rivolgo una preghiera— prosegue il sindaco — Non aprite uno scontro sociale, sono in gioco migliaia di posti di lavoro. La misura del suolo pubblico è temporanea e non è colpa dei tavolini e delle sedie in strada se c’è la movida. Anzi la contiene, perché c’è più ordine con le persone a sedere».
Se da una parte Nardella chiede ai residenti del centro di essere «comprensivi con i nostri giovani dopo tre mesi di lockdown», giovani che hanno voglia di uscire, dall’altra si rivolge ai ragazzi stessi: a loro «dobbiamo rivolgere l’appello a essere corretti e rispettare le regole». Un compromesso, dunque: «Ognuno deve fare la sua parte. Una città divisa con scontri tra fazioni è una città che soffre e non può accogliere rinascita e rilancio» Come esempio ne cita uno personale: «Ieri sera ero sono stato a cena con mia moglie in via dei Macci e ho visto un clima bellissimo e tutti che rispettavano le regole. Quello deve essere l’esempio per tutti». Il sindaco raccoglie l’appoggio di Confcommercio: «Nardella ha ragione: se c’è una cosa da evitare sono i toni di scontro tra residenti ed operatori commerciali», dice il direttore Franco Marinoni.
❞ E ai giovani dico: siate corretti e rispettate le regole, ognuno deve fare la sua parte