Corriere Fiorentino

Il sindaco si appella a chi non dorme «Non pensate solo ai vostri bisogni»

Nardella ai cittadini: non aprite lo scontro sociale, aiutiamo ristoranti e bar

- Edoardo Semmola

«Non aprite uno scontro sociale, non buttate sale sulla ferite». A due giorni dalla manifestaz­ione anti-movida indetta in Santo Spirito dai residenti dell’Oltrarno e in generale del centro storico, il sindaco Dario Nardella si appella al senso di comunità e ai «bisogni di tutti», ristoranti e bar compresi, in questa fase delicata di ripartenza post-lockdown. «Voglio fare un appello a quanti vogliono manifestar­e lunedì — ha detto il primo cittadino in occasione della conferenza stampa dedicata alla laurea honoris causa al pianista e compositor­e Daniel Barenboim in programma domani nel Salone dei Cinquecent­o — Anche io sono un residente del centro e amo Firenze come la amano loro». Per questo chiedo ai residenti «di comprender­e la situazione drammatica che stanno vivendo centinaia di aziende, parliamo di 30 mila persone che vivono di attività come bar e ristoranti, gli chiedo di non guardare solo ai loro legittimi bisogni e fare uno sforzo per guardare ai bisogni di tutta la città». I residenti lamentano l’inefficaci­a dei piani annunciati da Palazzo Vecchio per contenere gli schiamazzi notturni e permettere il sonno tranquillo, dagli steward ai (pochi) vigili mandati nelle piazze, denunciand­o distanze di sicurezza non rispettate e mascherine mai al loro posto. «Lunedì ci confronter­emo tutti insieme sulle problemati­che della mala movida — dice una delle promotrici del flashmob, Francesca — Dopo il lockdown le persone, soprattutt­o in Santo Spirito, sono aumentate a dismisura: dire che la situazione è tragica è un eufemismo». «Se non diamo una mano a ristoranti e bar, come stiamo facendo — risponde Nardella — rischiamo di doverci sobbarcare il dramma di migliaia di disoccupat­i. È una questione di sopravvive­nza». Ai residenti dice che «la nostra attenzione nei loro confronti non è venuta meno» ricordando di aver «appena firmato l’ordinanza anti-vetro» e di aver mantenuto la Ztl anche notturna.

L’ordinanza firmata dal sindaco su richiesta del prefetto Laura Lega vieta l’uso di bottiglie e bicchieri di vetro in tutto il centro e attorno ai viali dalle 20 alle 6. E prevede multe da 25 a 500 euro. «Ma rivolgo una preghiera— prosegue il sindaco — Non aprite uno scontro sociale, sono in gioco migliaia di posti di lavoro. La misura del suolo pubblico è temporanea e non è colpa dei tavolini e delle sedie in strada se c’è la movida. Anzi la contiene, perché c’è più ordine con le persone a sedere».

Se da una parte Nardella chiede ai residenti del centro di essere «comprensiv­i con i nostri giovani dopo tre mesi di lockdown», giovani che hanno voglia di uscire, dall’altra si rivolge ai ragazzi stessi: a loro «dobbiamo rivolgere l’appello a essere corretti e rispettare le regole». Un compromess­o, dunque: «Ognuno deve fare la sua parte. Una città divisa con scontri tra fazioni è una città che soffre e non può accogliere rinascita e rilancio» Come esempio ne cita uno personale: «Ieri sera ero sono stato a cena con mia moglie in via dei Macci e ho visto un clima bellissimo e tutti che rispettava­no le regole. Quello deve essere l’esempio per tutti». Il sindaco raccoglie l’appoggio di Confcommer­cio: «Nardella ha ragione: se c’è una cosa da evitare sono i toni di scontro tra residenti ed operatori commercial­i», dice il direttore Franco Marinoni.

❞ E ai giovani dico: siate corretti e rispettate le regole, ognuno deve fare la sua parte

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Il sindaco Dario Nardella

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