Corriere Fiorentino

Il comandante corregge il suo vigile: nelle piazze intervenia­mo, però...

Il comandante corregge il commissari­o finito nella bufera: «Interventi coordinati con le forze dell’ordine»

- Antonio Passanese

L’affermazio­ne di Elio Covino «non rappresent­a correttame­nte l’effettiva e specifica attività svolta dalla polizia municipale». Così il comandante dei vigili Giacomo Tinella prova a gettare acqua sul fuoco sul caso dell’audizione del commissari­o sui compiti dei vigili in merito alla movida.

«L’affermazio­ne» del commissari­o dei vigili urbani Elio Covino durante la commission­e comunale sulle Politiche per la promozione della legalità e vita notturna di giovedì pomeriggio «non rappresent­a correttame­nte l’effettiva e specifica attività svolta dalla polizia municipale in stretta collaboraz­ione con le altre forze dell’ordine». Dopo l’attacco arrivato dal gruppo della Lega, e l’irritazion­e della Prefettura, ieri, a smentire Covino ci ha pensato il suo comandante, Giacomo Tinella, che a 24 ore da quell’audizione in cui vengono tirati in ballo i vertici istituzion­ali della città e la polizia di stato, si è sentito in dovere di intervenir­e con una nota ufficiale per fare chiarezza e per spiegare quali siano effettivam­ente le regole di ingaggio dei suoi uomini rispetto all’accertamen­to delle violazioni delle misure anti Covid nelle piazze della movida fiorentina.

Ma andiamo per gradi. Elio Covino, nel suo intervento di giovedì, aveva svelato che per quanto riguarda disturbo della quiete pubblica, assembrame­nti e assenza di mascherine «l’ordine della Prefettura è di non intervenir­e.

Noi non possiamo agire di nostra iniziativa perché siamo sotto un’ordinanza del prefetto». Una ricostruzi­one, questa rispedita al mittente dalla Prefettura che al Corriere Fiorentino aveva definito quelle di Covino come «affermazio­ni gravissime e non rispondent­i al vero».

Ieri dunque è dovuto scendere in campo lo stesso Tinella che ha tenuto a specificar­e che «il dispositiv­o inserito nell’ordinanza della Questura vede l’impiego congiunto delle nostre pattuglie con polizia di stato, carabinier­i e Guardia di finanza e ha come finalità il rispetto delle norme nazionali, dei regolament­i e delle ordinanze regionali e sindacali. Il predetto impianto operativo ha proprio l’obiettivo di assicurare interventi volti a garantire il rispetto delle norme e al contempo la sicurezza dei cittadini, che non può e non deve mai essere messa a rischio da un agire non programmat­o e coordinato. Una singola frase estrapolat­a non può essere presa a pretesto per offuscare l’impegno profuso dai vigili». Il comandante poi nella sua nota fa anche riferiment­o all’intervento «chiaro ed esplicito» della commissari­a Paola Pieri che giovedì era in commission­e con Covino ed è poi intervenut­a per precisare le parole del collega: «Non vorremmo essere fraintesi quando il collega afferma che “abbiamo l’ordine di non intervenir­e”. Noi agiamo in un ambito di ordine pubblico e quindi siamo in ausilio alle forze di polizia. Il non intervenir­e nell’immediato sulla persona che non ha la mascherina o fa assembrame­nto — ha concluso Pieri — è perché non si tratta di una sola persona ma di centinaia di persone che potrebbero avere reazioni tali da creare problemi di sicurezza pubblica. Noi abbiamo all’interno della piazza personale in borghese che va ad identifica­re queste persone anche in un secondo momento, evitiamo di far intervenir­e personale in divisa».

❞ L’ispettrice Negli assembrame­nti personale in borghese per non scatenare reazioni pericolose

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Il comandante Tinella
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 ??  ?? La prima pagina del «Corriere Fiorentino» di ieri
La prima pagina del «Corriere Fiorentino» di ieri
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Il comandante Giacomo Tinella
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