Giani apre il comitato: «È Salvini il mio sfidante»
Il presidente del Consiglio regionale: «Serve un commissario anti burocrazia»
I colori bianco e rosso — «quelli della nostra identità» — la mascherina griffata con lo slogan della sua campagna elettorale — «La Toscana nel cuore» — tanti amici di lungo corso, molti «tocchi di gomito», i suoi collaboratori che dirigono il traffico dei supporter, cercando di evitare assembramenti e nessun brindisi (solo un po’ di gelato gratis) o discorso ufficiale. Eugenio Giani ha scelto l’informalità per inaugurare ieri pomeriggio il suo comitato elettorale a Firenze, in via Gordigiani, due stanze sobrie vista tramvia, mentre la ripartenza in grande stile della campagna elettorale per la presidenza della Regione come candidato del centrosinistra sarà il 10 luglio, all’aperto, al teatro romano di Fiesole.
Atmosfera informale, ma c’erano la segretaria regionale Pd, Simona Bonafè, la parlamentare fiorentina Rosa Maria di Giorgi, alcuni consiglieri comunali e Giani ha stupito tutti arrivando addirittura in anticipo, firmando poi il grande tabellone dentro il comitato tra i telefonini che scattavano foto e gli applausi. «L’emergenza Covid ha fatto sì che ci siamo fermati e oggi si riparte, con fiducia ed energia, per la spinta che in questi 85 giorni che si separano al voto vogliamo dare alla Toscana», dice il presidente del Consiglio regionale e candidato governatore, negli stessi minuti in cui Susanna Ceccardi, in lizza per il centrodestra, era attesa per un aperitivo in piazza Duomo. E le accuse di Ceccardi di essere il «candidato delle tartine», di «rappresentare il vecchio?». «La Toscana è eleganza, equilibrio, moderazione... Non le rispondo neppure e fino a ieri voleva il modello lombardo della sanità: ecco glielo lascio volentieri. Come accaduto in Emilia Romagna il vero candidato è Matteo Salvini, è lui il mio competitor: e lo sfido ad un confronto sui temi dello sviluppo della Toscana».
Lo start della ripartenza della campagna elettorale era già prima, su Facebook, con un post pubblicato prima della diretta con Stefano Bonaccini, governatore della Emilia Romagna per parlare di Ue e Regioni e città come motori di sviluppo. «È arrivato il momento di impegnarmi ancora di più, per costruire con voi la Toscana del futuro — ha scritto Giani — Ho cercato con ogni mezzo di dare voce ai territori, visitando tutti i 273 comuni della Toscana. Continuerò a farlo anche nei prossimi mesi e mi confronterò nuovamente con i cittadini di ogni comune, con la certezza che sarà proprio l’orgoglio regionale a farci rialzare e ripartire più forti di prima». E tra i suoi supporter aggiunge: «Vogliamo valorizzare la sanità pubblica, ci ha permesso di reggere meglio di altre regioni l’impatto del Covid. Mettere al centro il lavoro, l’ambiente, le infrastrutture, turismo e cultura. Quella Toscana diffusa in cui ogni territorio ha la stessa importanza».
Poi l’annuncio: «La burocrazia è un nemico: da presidente nominerò un commissario alla semplificazione che sarà punto di riferimento per cittadini ed imprese». E Simona Bonafè, che non vuole parlare di vittoria, conclude: «Negli scorsi anni è stato fatto un buon lavoro, c’è da fare qualche innovazione, ad esempio nella sanità. La propaganda la lasciamo a Salvini e non mi pare gli abbia finora portato fortuna in Toscana. A noi interessa stare tra la gente, parlare alla gente. Eugenio è il candidato giusto».
❞ Ceccardi dice che sono il candidato delle tartine? Lei fino a ieri voleva il modello sanitario lombardo: glielo lascio volentieri