Corriere Fiorentino

Villa Bardini e Palazzo Vecchio per la squadra di Dolce&Gabbana

Prime ipotesi per le location delle sfilate: «Riaccendia­mo la luce sul saper fare prezioso degli artigiani»

- Edoardo Semmola (ha collaborat­o Laura Antonini)

Ha visitato oltre trenta botteghe artigiane la scorsa settimana, Domenico Dolce. È andato all’Antico Setificio in Oltrarno e da Saskia per le calzature, a vedere i vetri di Locchi e le piume di Mazzanti, da Maselli, Filistrucc­hi che quest’anno celebra i 300 anni di attività nel campo delle parrucche, e poi alla Fondazione Lisio. E ha capito che non solo «Firenze è stata la culla del Rinascimen­to e dell’italianità» ma anche «di una sapienza antica che continua a trasferire la sua influenza sulla cultura e l’estetica contempora­nee». Ed è così che la coppia di stilisti Dolce e Gabbana ha deciso di portare «i nostri prossimi eventi di alta moda in questa città che amiamo molto e che in questo momento ha un valore speciale» e di coinvolger­e appunto gli artigiani.

Appuntamen­to il 2 e 3 settembre con sfilate e non solo. Nel segno di due parole, «Rinascimen­to» e «Rinascita». Perché a tema «Rinascimen­to» saranno i lavori che gli artigiani fiorentini presentera­nno così come tutto il progetto. Mentre «Rinascita» sta a significar­e la ripresa, con il primo evento live del mondo della moda nell’era post-pandemia, di questo settore messo in crisi dal covid. Gli spazi che ospiterann­o gli eventi saranno ufficializ­zati a breve, ma secondo quanto trapela non mancherann­o il Salone dei Cinquecent­o di Palazzo Vecchio per la prima sfilata, Villa Bardini per la seconda e altri punti panoramici e simbolici.

«Portare il nostro lavoro in luoghi iconici della città — proseguono — è un sogno che diventa realtà. E ancor più lo è il poter lavorare a stretto contatto con gli artigiani della città, che conservano nelle loro botteghe un saper fare prezioso e senza tempo». Gli artigiani appunto saranno gli altri «protagonis­ti» di questa due giorni, a cui la maison Dolce&Gabbana sta lavorando da un paio d’anni, un progetto speciale per Pitti Immagine Uomo 98, e in cui sono attesi 250 ospiti da tutto il mondo. Saranno soprattutt­o

Stefano Gabbana Portare qui il nostro lavoro è un sogno che diventa realtà. Ancora di più poter lavorare con i suoi artigiani

quelli che fanno parte dell’Osservator­io mestieri d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio, alcuni dei quali sono stati lo scorso anno immortalat­i da Cinzia Th Torrini nella fiction «Pezzi Unici» con Sergio Castellitt­o e Giorgio Panariello. Prima dell’appuntamen­to fiorentino, il 15 luglio, Dolce & Gabbana sfilerà con pubblico e modelli a Milano. «Siamo onorati di ospitare uno spettacolo che celebra la moda, l’eleganza moderna, i valori sartoriali e i contenuti culturali che Pitti Immagine promuove e sostiene. Sarà una sfilata che lascerà il segno» ha detto l’amministra­tore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone. Dopo due anni di lavoro — prosegue — «si è creata l’occasione» e anche «un’opportunit­à di rilancio per il territorio». Tutti gli eventi della due giorni saranno trasmessi in streaming sulle piattaform­e web di Pitti Immagine e Dolce&Gabbana. «I riflettori internazio­nali tornano ad accendersi su Firenze» è il commento di Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana che promuove l’evento realizzato con Fondazione Pitti Discovery, il contributo di Agenzia Ice e con il supporto di Ente Cassa di Risparmio Firenze. «Legare il nome di Dolce e Gabbana agli artigiani fiorentini costituisc­e un volano economico e di immagine per queste botteghe, ma anche per l’intera città». Per il sindaco Dario Nardella «nell’anno dell’inevitabil­e e sofferto rinvio di Pitti Uomo è senza dubbio uno dei primi passi di ritorno alla normalità e un’ulteriore prova che Firenze ha sempre un ruolo di primo piano». Mentre per Tommaso Sacchi, assessore alla cultura e alla moda del Comune «l’evento ci spinge ancora di più ad impegnarci nella rinascita della città».

Raffaello Napoleone Si è creata l’occasione e l’opportunit­à di rilancio per il territorio Sarà una due giorni che lascerà sicurament­e il segno

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 ??  ?? Domenico Dolce con il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura, alla moda e al design Tommaso Sacchi nel Salone dei Cinquecent­o
Domenico Dolce con il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura, alla moda e al design Tommaso Sacchi nel Salone dei Cinquecent­o
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