Villa Bardini e Palazzo Vecchio per la squadra di Dolce&Gabbana
Prime ipotesi per le location delle sfilate: «Riaccendiamo la luce sul saper fare prezioso degli artigiani»
Ha visitato oltre trenta botteghe artigiane la scorsa settimana, Domenico Dolce. È andato all’Antico Setificio in Oltrarno e da Saskia per le calzature, a vedere i vetri di Locchi e le piume di Mazzanti, da Maselli, Filistrucchi che quest’anno celebra i 300 anni di attività nel campo delle parrucche, e poi alla Fondazione Lisio. E ha capito che non solo «Firenze è stata la culla del Rinascimento e dell’italianità» ma anche «di una sapienza antica che continua a trasferire la sua influenza sulla cultura e l’estetica contemporanee». Ed è così che la coppia di stilisti Dolce e Gabbana ha deciso di portare «i nostri prossimi eventi di alta moda in questa città che amiamo molto e che in questo momento ha un valore speciale» e di coinvolgere appunto gli artigiani.
Appuntamento il 2 e 3 settembre con sfilate e non solo. Nel segno di due parole, «Rinascimento» e «Rinascita». Perché a tema «Rinascimento» saranno i lavori che gli artigiani fiorentini presenteranno così come tutto il progetto. Mentre «Rinascita» sta a significare la ripresa, con il primo evento live del mondo della moda nell’era post-pandemia, di questo settore messo in crisi dal covid. Gli spazi che ospiteranno gli eventi saranno ufficializzati a breve, ma secondo quanto trapela non mancheranno il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per la prima sfilata, Villa Bardini per la seconda e altri punti panoramici e simbolici.
«Portare il nostro lavoro in luoghi iconici della città — proseguono — è un sogno che diventa realtà. E ancor più lo è il poter lavorare a stretto contatto con gli artigiani della città, che conservano nelle loro botteghe un saper fare prezioso e senza tempo». Gli artigiani appunto saranno gli altri «protagonisti» di questa due giorni, a cui la maison Dolce&Gabbana sta lavorando da un paio d’anni, un progetto speciale per Pitti Immagine Uomo 98, e in cui sono attesi 250 ospiti da tutto il mondo. Saranno soprattutto
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Stefano Gabbana Portare qui il nostro lavoro è un sogno che diventa realtà. Ancora di più poter lavorare con i suoi artigiani
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quelli che fanno parte dell’Osservatorio mestieri d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio, alcuni dei quali sono stati lo scorso anno immortalati da Cinzia Th Torrini nella fiction «Pezzi Unici» con Sergio Castellitto e Giorgio Panariello. Prima dell’appuntamento fiorentino, il 15 luglio, Dolce & Gabbana sfilerà con pubblico e modelli a Milano. «Siamo onorati di ospitare uno spettacolo che celebra la moda, l’eleganza moderna, i valori sartoriali e i contenuti culturali che Pitti Immagine promuove e sostiene. Sarà una sfilata che lascerà il segno» ha detto l’amministratore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone. Dopo due anni di lavoro — prosegue — «si è creata l’occasione» e anche «un’opportunità di rilancio per il territorio». Tutti gli eventi della due giorni saranno trasmessi in streaming sulle piattaforme web di Pitti Immagine e Dolce&Gabbana. «I riflettori internazionali tornano ad accendersi su Firenze» è il commento di Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana che promuove l’evento realizzato con Fondazione Pitti Discovery, il contributo di Agenzia Ice e con il supporto di Ente Cassa di Risparmio Firenze. «Legare il nome di Dolce e Gabbana agli artigiani fiorentini costituisce un volano economico e di immagine per queste botteghe, ma anche per l’intera città». Per il sindaco Dario Nardella «nell’anno dell’inevitabile e sofferto rinvio di Pitti Uomo è senza dubbio uno dei primi passi di ritorno alla normalità e un’ulteriore prova che Firenze ha sempre un ruolo di primo piano». Mentre per Tommaso Sacchi, assessore alla cultura e alla moda del Comune «l’evento ci spinge ancora di più ad impegnarci nella rinascita della città».
Raffaello Napoleone Si è creata l’occasione e l’opportunità di rilancio per il territorio Sarà una due giorni che lascerà sicuramente il segno