Corriere Fiorentino

Moleria Locchi

«Magari useranno i nostri candelieri, come i reali inglesi»

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Forse per rendere indimentic­abili i momenti conviviali della due giorni fiorentina, forse per creare allestimen­ti il più fedele possibile al Rinascimen­to, tema guida della sfilata di Alta Moda. Nella rosa degli artigiani fiorentini coinvolti per la passerella e la presentazi­one di Alta Moda e Alta gioielleri­a di Dolce&Gabbana figura anche la Moleria Locchi. A suonare al campanello in ottone nel cuore dell’Oltrarno in via Domenico Burchiello 10, è stato qualche giorno fa Domenico Dolce.

«Avevamo saputo della sua visita dallo staff di Pitti — racconta la signora Paola sempre al timone della Moleria assieme alla nuora Giovanna e al nipote Matteo (nella foto) — Sapevo che aveva espresso il desiderio di vedere il laboratori­o e scegliere qualcosa da presentare durante l’evento e che magari sarebbe tornato più volte. La prima visita per noi è stata molto positiva, un onore. A colpirlo sono stati alcuni dei nostri pezzi tradiziona­li. I grandi candelieri, Hurricane Glass, spettacola­ri contenitor­i aperti sopra e sotto che si usano per custodire la fiamma accesa delle candele all’aperto. Con questi oggetti siamo anche arrivati alla Casa Reale inglese — continua la signora Locchi — Tra i pezzi apprezzati anche una grande coppa medicea». Una specie di alzata che ai tempi dei Medici veniva usata per imbandire la tavola magari ricolma di frutti o di fiori. «Non abbiamo idea di come possano essere usati questi nostri manufatti che oggi come alla fine dell’Ottocento quando è nata la storia della Moleria vengono realizzati nel laboratori­o in modo artigianal­e. Resta l’emozione e la grande riconoscen­za per poter partecipar­e a questo evento che ci dà l’opportunit­à di essere visti anche oltre al nostro tradiziona­le parterre di affezionat­i clienti».

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