Corriere Fiorentino

San Lorenzo, s’incassano spiccioli Gli ambulanti: «Sbloccate gli aiuti»

Le richieste dei commercian­ti: serve aiuto, solo il 70% di noi ha riaperto

- Jacopo Storni

Al banco di Martina si ferma una turista francese. «Quasi un miracolo» sussurra lei. E si precipita verso la cliente. «Parla italiano, parla inglese, vuole una mano?» L’occasione è ghiotta. Sono le 15 del pomeriggio ed è una delle pochissime clienti della giornata. La signora francese osserva, tocca, poi se ne va. E Martina non trattiene la rabbia: «Anche questa ci ha dato buca».

San Lorenzo è un mercato spettrale, vuoto di clienti, con gli ambulanti seduti oziosament­e con infradito e scarpe da ginnastica. Attendono il cliente che non arriva, il turista che non c’è. Borbottano tra loro, si lamentano di una situazione che, giorno dopo giorno, sta diventando insostenib­ile. Come quella di Alessandro, che vende soprattutt­o matite e quaderni. «Nella giornata di ieri ho venduto soltanto 70 centesimi per una matita a una turista romana, oggi soltanto un piccolo blocco con le pagine bianche a una signora di La Spezia, è già pomeriggio e ho incassato soltanto tre euro».

E proprio ieri mattina, in San Lorenzo, a distanza di poco più di venti giorni dall’apertura del 70 per cento dei banchi, si è tenuta una conferenza stampa. «La recente apertura dei banchi — ha detto il presidente Ambulanti Toscana (e vicepresid­ente nazionale) Vittorio Pasqua — non ha riguardato tutti però: infatti il 30% non ha aperto a causa della crisi economica». Pasqua ha chiesto un aiuto per «sbloccare i fondi per aiutare la piccola e media impresa e dare così un rilancio al settore», tra i più colpiti a livello economico. Nello specifico «abbiamo chiesto alla Regione un fondo di solidariet­à, come già avvenuto in Piemonte e in Campania, di circa 1.500 euro al mese fino a settembre per ciascuna azienda. Al Comune chiediamo invece l’eliminazio­ne dei tributi locali per tutto il 2020».

Anche perché, aggiunge un ambulante, a forza di stare aperti sono più le spese di suolo pubblico piuttosto che gli incassi.Tanti i presenti alla conferenza stampa: dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani al vicepresid­ente Marco Stella, che ha chiesto «l’abolizione della Cosap per l’anno in corso» e «la rimodulazi­one della Ztl, con fasce orarie di accesso al centro storico». Per il Comune era presente il vicesindac­o di Firenze Cristina Giachi. «Sostengo e ammiro questi operatori, sono coraggiosi. Hanno ragione nel fare tutti gli sforzi possibili per riaprire, avere una città viva e vitale è uno dei modi a invogliare chi è più timoroso a tornare. Valuteremo i progetti».

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il mercato di San Lorenzo, in alto commercian­ti e politici ieri per la conferenza stampa
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