Non c’è altro modo: locali chiusi alle 24 e divieto di vendita di alcol da asporto
Caro direttore, è del tutto evidente il fallimento delle scelte dell’amministrazione in fatto di locali pubblici, abuso di alcol, legato alla vendita da asporto, spaccio e conseguente terrore seminato in città. Il proliferare di tanti ,troppi bar, osterie, finti alimentari convertiti in dispensatori di alcolici e superalcolici, dal primo pomeriggio a notte fonda, non paga. Stiamo assistendo alla mortificazione e alla devastazione dei giovani, del patrimonio pubblico e privato di Firenze, al tormento e al terrore dei residenti. L’orario di chiusura di tutti i locali pubblici dovrebbe essere anticipato alle ore 24. E la vendita e ol consumo di alcool da asporto dovrebbe essere impedita, in qualsiasi contenitore. Gli idranti dovrebbero passare dopo la mezzanotte, a chiusura dei locali avvenuta. La festa finisce alle 24, come in qualsiasi abitazione privata. Le ordinanze fin qui deliberate sono del tutto insufficienti, inutili, inefficaci e non fatte applicare seriamente. Ci si deve limitare a fare consumare ai tavoli (triplicati con occupazione del suo pubblico concessa gratis). Il sagrato della Basilica di Santo Spirito é sacro, non deve essere occupato e oltraggiato ogni sera e notte. Il numero di persone in piazza Santo Spirito e nella via adiacente la facciata della Basilica è fuori controllo ed impedisce il controllo. Occorrono forze dell’ordine in Via del Presto di San Martino. Occorre avere vigilanza itinerante lungo tutto il perimetro della piazza, della Basilica, in via del Presto di San Martino e via de’ Coverelli, luoghi nascosti e mai vigilati. Se occorre l’Esercito, chiamiamolo. Confido nel Questore appena insediato, a cui do il più caloroso benvenuto a nome di tutto il quartiere di Santo Spirito.