Corriere Fiorentino

Non c’è altro modo: locali chiusi alle 24 e divieto di vendita di alcol da asporto

- Camilla Speranza

Caro direttore, è del tutto evidente il fallimento delle scelte dell’amministra­zione in fatto di locali pubblici, abuso di alcol, legato alla vendita da asporto, spaccio e conseguent­e terrore seminato in città. Il proliferar­e di tanti ,troppi bar, osterie, finti alimentari convertiti in dispensato­ri di alcolici e superalcol­ici, dal primo pomeriggio a notte fonda, non paga. Stiamo assistendo alla mortificaz­ione e alla devastazio­ne dei giovani, del patrimonio pubblico e privato di Firenze, al tormento e al terrore dei residenti. L’orario di chiusura di tutti i locali pubblici dovrebbe essere anticipato alle ore 24. E la vendita e ol consumo di alcool da asporto dovrebbe essere impedita, in qualsiasi contenitor­e. Gli idranti dovrebbero passare dopo la mezzanotte, a chiusura dei locali avvenuta. La festa finisce alle 24, come in qualsiasi abitazione privata. Le ordinanze fin qui deliberate sono del tutto insufficie­nti, inutili, inefficaci e non fatte applicare seriamente. Ci si deve limitare a fare consumare ai tavoli (triplicati con occupazion­e del suo pubblico concessa gratis). Il sagrato della Basilica di Santo Spirito é sacro, non deve essere occupato e oltraggiat­o ogni sera e notte. Il numero di persone in piazza Santo Spirito e nella via adiacente la facciata della Basilica è fuori controllo ed impedisce il controllo. Occorrono forze dell’ordine in Via del Presto di San Martino. Occorre avere vigilanza itinerante lungo tutto il perimetro della piazza, della Basilica, in via del Presto di San Martino e via de’ Coverelli, luoghi nascosti e mai vigilati. Se occorre l’Esercito, chiamiamol­o. Confido nel Questore appena insediato, a cui do il più caloroso benvenuto a nome di tutto il quartiere di Santo Spirito.

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