Corriere Fiorentino

Il contropied­e di Beppe

Stasera la Lazio Viola all’Olimpico nella notturna più proibitiva contro i secondi in classifica Iachini si gioca un pezzo di futuro togliendo una punta: «Però non ci difenderem­o soltanto»

- Matteo Magrini

Contro lo storia, contro lo scetticism­o, contro la gelida realtà dei numeri, e della classifica, contro le assenze. Contro la paura di ritrovarsi, ancora una volta, impantanat­i nella lotta per non retroceder­e. Difficile, per la Fiorentina, immaginare un test più complicato di quello di stasera (ore 21,45) all’Olimpico, contro la Lazio, per provare a dimenticar­e quanto successo lunedì.

Un pareggio, quello col Brescia alla prima di campionato dopo lo stop per il Covid, che ha complicato i piani di una squadra che sperava di (ri)partire forte, per presentars­i alla sfida contro Immobile e compagni con lo spirito leggero di chi può anche permetters­i di sbagliare. E invece no. Oggi, i viola, hanno bisogno di punti. Lo sa bene Beppe Iachini. Inutile girarci attorno. Il mister è in bilico, e soltanto con un deciso cambio di marcia (nel gioco, e nei risultati) potrebbe ribaltare il proprio destino, e convincere la società a confermarl­o anche per la prossima stagione. Eppure, Beppe, tira dritto. E si difende. «Nell’ultimo turno siamo stati, insieme all’Inter, la squadra che ha avuto più occasioni, creando di tutto e di più e non rischiando niente». Certo, il mister, è consapevol­e che oggi «per ottenere un risultato positivo servirà una prova di grande spessore».

Del resto, basta dare un occhio ai numeri. I biancocele­sti sono secondi in classifica, hanno il doppio dei punti (62 contro 31), hanno il capocannon­iere del campionato e, come se non bastasse, ardono di rabbia per la brutta sconfitta rimediata con l’Atalanta. «Ma non andremo là soltanto per difenderci — ha garantito il mister — non saremo attendisti». In realtà, almeno tatticamen­te, si dovrebbe vedere una Fiorentina più prudente rispetto a quella che ha impattato col Brescia. Niente tridente (complice anche la squalifica di Chiesa), e ritorno al vecchio caro 3-5-2. Con qualche cambiament­o. In difesa, al posto dello squalifica­to Caceres (due giornate per bestemmie) dovrebbe giocare Igor, mentre in attacco potrebbe toccare a Cutrone che contro il Brescia ha giocato solo tre minuti. Di certo, ci sarà Ribery. «Alza il nostro livello di personalit­à, astuzia e malizia. In mezzo a tanti giovani fa ancora di più la differenza».

Attesa, e ripartenze. Sulla carta, il copione, è scritto. Anche perché fino ad oggi (in trasferta) ha funzionato sempre abbastanza bene. Questione di caratteris­tiche? Per Iachini no. «Credo che sia una semplice fatalità, perché anche in casa abbiamo sempre creato i presuppost­i per vincere». Certo, e torniamo al punto di partenza, i precedenti non fanno ben sperare. I viola infatti non vincono a Roma contro la Lazio dal febbraio del 2016 e, da quel momento, hanno raccolto un pareggio, e tre sconfitte. Se non è una maledizion­e, poco ci manca.

❞ I gol che mancano Contro il Brescia abbiamo creato tanto Stavolta servirà una grandissim­a prova

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Giuseppe Iachini durante la partita contro il Brescia

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