Il contropiede di Beppe
Stasera la Lazio Viola all’Olimpico nella notturna più proibitiva contro i secondi in classifica Iachini si gioca un pezzo di futuro togliendo una punta: «Però non ci difenderemo soltanto»
Contro lo storia, contro lo scetticismo, contro la gelida realtà dei numeri, e della classifica, contro le assenze. Contro la paura di ritrovarsi, ancora una volta, impantanati nella lotta per non retrocedere. Difficile, per la Fiorentina, immaginare un test più complicato di quello di stasera (ore 21,45) all’Olimpico, contro la Lazio, per provare a dimenticare quanto successo lunedì.
Un pareggio, quello col Brescia alla prima di campionato dopo lo stop per il Covid, che ha complicato i piani di una squadra che sperava di (ri)partire forte, per presentarsi alla sfida contro Immobile e compagni con lo spirito leggero di chi può anche permettersi di sbagliare. E invece no. Oggi, i viola, hanno bisogno di punti. Lo sa bene Beppe Iachini. Inutile girarci attorno. Il mister è in bilico, e soltanto con un deciso cambio di marcia (nel gioco, e nei risultati) potrebbe ribaltare il proprio destino, e convincere la società a confermarlo anche per la prossima stagione. Eppure, Beppe, tira dritto. E si difende. «Nell’ultimo turno siamo stati, insieme all’Inter, la squadra che ha avuto più occasioni, creando di tutto e di più e non rischiando niente». Certo, il mister, è consapevole che oggi «per ottenere un risultato positivo servirà una prova di grande spessore».
Del resto, basta dare un occhio ai numeri. I biancocelesti sono secondi in classifica, hanno il doppio dei punti (62 contro 31), hanno il capocannoniere del campionato e, come se non bastasse, ardono di rabbia per la brutta sconfitta rimediata con l’Atalanta. «Ma non andremo là soltanto per difenderci — ha garantito il mister — non saremo attendisti». In realtà, almeno tatticamente, si dovrebbe vedere una Fiorentina più prudente rispetto a quella che ha impattato col Brescia. Niente tridente (complice anche la squalifica di Chiesa), e ritorno al vecchio caro 3-5-2. Con qualche cambiamento. In difesa, al posto dello squalificato Caceres (due giornate per bestemmie) dovrebbe giocare Igor, mentre in attacco potrebbe toccare a Cutrone che contro il Brescia ha giocato solo tre minuti. Di certo, ci sarà Ribery. «Alza il nostro livello di personalità, astuzia e malizia. In mezzo a tanti giovani fa ancora di più la differenza».
Attesa, e ripartenze. Sulla carta, il copione, è scritto. Anche perché fino ad oggi (in trasferta) ha funzionato sempre abbastanza bene. Questione di caratteristiche? Per Iachini no. «Credo che sia una semplice fatalità, perché anche in casa abbiamo sempre creato i presupposti per vincere». Certo, e torniamo al punto di partenza, i precedenti non fanno ben sperare. I viola infatti non vincono a Roma contro la Lazio dal febbraio del 2016 e, da quel momento, hanno raccolto un pareggio, e tre sconfitte. Se non è una maledizione, poco ci manca.
❞ I gol che mancano Contro il Brescia abbiamo creato tanto Stavolta servirà una grandissima prova