Corriere Fiorentino

Le Grazie velate, il David tatuato: ecco Viale

Si apre a Pietrasant­a la mostra dell’estate con le monumental­i sculture dell’artista

- Beatrice Fornaciari

Guardano il mondo da un occhio solo, avvolte in un lungo peplo bianco che le ricopre dalla testa ai piedi, Le tre Grazie in marmo di Fabio Viale. Le ha create durante il lockdown e saranno esposte da oggi (vernissage alle ore 18) al 4 ottobre nella chiesa di Sant’Agostino a Pietrasant­a. Un’opera inedita, parte della mostra Truly a cura di Enrico Mattei con il sostegno della Galleria Poggiali di Pietrasant­a. Venti sculture, tra piazza del Duomo, chiesa e chiostro di Sant’Agostino. «Mi sembrava giusto pensare ad un’opera che potesse dialogare col periodo che stiamo vivendo — racconta — L’idea è nata tornando da un viaggio in Africa. In Algeria, nel paesino di Ghardaia, è usanza che le donne vestano di bianco e indossino questi panneggi, dei burka ancora più coprenti, perché si arrotolano sul corpo e le nascondono, al punto da dover guardare attraverso una fessura che permette la vista solo con un occhio. In questo momento ci stiamo abituando, nostro malgrado, ad avere il viso parzialmen­te coperto, in una situazione che per noi straordina­ria, forse possiamo arrivare ad immaginare quello che provano queste donne e quella che per loro, invece, è una dimensione di quotidiani­tà. Quindi possiamo dare un nuovo valore alla libertà, che spesso fa difficoltà ad affermarsi nel resto del mondo, mentre noi occidental­i la consideria­mo come qualcosa di scontato. In questi mesi ne abbiamo compreso l’importanza, perché ne abbiamo vissuto le limitazion­i».

Le altre sculture riprendono i miti classici tanto cari all’artista, pur sfoggiando tatuaggi Old Style: il Laocoonte e il Souvenir David entrambi del 2020, di circa tre metri col basamento sono in piazza del Duomo. «Sono dei simboli che hanno saputo resistere nei millenni, perché c’è qualcosa che trasmetton­o: è la loro anima. Scolpendol­i si cerca di comprender­e il carattere di chi li ha fatti. Come ragionava un greco, un romano». «Del David — continua — mi affascina l’accaniment­o maniacale di Michelange­lo nei confronti dell’opera, fino a disegnare i dettagli delle palpebre. Parto dalle foto e da lì cerco di immaginarn­e il volume». Insieme a Le tre Grazie, è stato collocato nella chiesa Stargate, del 2017 (due cassette per la frutta

❞ Ho pensato ad un’opera che potesse dialogare col periodo che stiamo vivendo e per riflettere sul valore della libertà

con effetto legno) realizzato da un unico blocco di marmo. Nelle sale del chiostro, sono esposte, tra le altre, la Venere Italica, La Suprema e un’installazi­one di 50 aeroplanin­i, come quelli di carta, ma in marmo, appesi e posti di fronte a degli specchi: un modo per far immergere tridimensi­onalmente lo spettatore.

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