Firenze senza eventi estivi (ma gli altri ce li hanno)
Qui cinema all’aperto e furgoncini con musica, a Scandicci il doppio degli investimenti e 125 spettacoli
A Firenze un’estate senza eventi di richiamo per l’emergenza Covid, ma nei Comuni vicini un cartellone di eventi invece c’è.
Nell’estate della cinghia stretta, dei sacrifici per tutti, la Toscana scopre «estati diverse». Con un inatteso ribaltamento di forze: Firenze e Lucca, capitali dell’intrattenimento musicale, nella situazione post-Covid si ritrovano a rincorrere. Superate da realtà finora meno competitive. È evidente che Firenze ha una mole di spese che realtà più piccole come Scandicci non hanno. E che l’annullamento di festival come Firenze Rocks era inevitabile. Ma mentre Palazzo Vecchio si è visto costretto ad azzerare il budget per l’Estate Fiorentina — prima del coronavirus era di oltre un milione — puntando sui furgoncini con la musica itinerante e sulle arene cinematografiche, dall’altro capo della tramvia con 152 mila euro hanno organizzato oltre 125 eventi all’aperto.
«Con la spesa corrente a zero facciamo quello che possiamo — spiega Tommaso Sacchi, assessore alla cultura e curatore dell’Estate Fiorentina — ma non è poco: due nuove arene di cinema, in Santa Maria Novella e a Villa Bardni sempre piene, l’idea dei furgoni». Contesta il fatto «che Firenze faccia più fatica degli altri perché nell’anno del Covid tutto sembrava impossibile e invece ora riapriremo il Forte Belvedere e stiamo lavorando per riempirlo di iniziative». Presto annunceranno il programma del Maggio all’aperto, in cavea. E poi «c’è il Museo Novecento che fa un’Estate nell’Estate». Ci tiene a specificare che «a prudenza di questi tempi è d’obbligo». Ma vuole fare una scommessa: «A fine settembre la sensazione sarà migliore rispetto a quanto pensiamo oggi». Eppure Scandicci insegna. Al bando pubblicato durante pandemia per «Open City» hanno risposto in 40, gli altri anni non superavano i 12. Come è stato possibile? Ai 90 mila euro stanziati prima della pandemia ne hanno aggiunti 60 mila.
La prima a partire è stata l’Estate Fiesolana. Un po’ perché ha la fortuna di avere il Teatro Romano, che aiuta sul piano del distanziamento. Un po’ perché la rassegna è sotto concessione triennale, e questo è il terzo anno. «Quindi non incide sulle casse comunali di quest’anno — specifica il sindaco, Anna Ravoni — annullare tutto sarebbe stato un danno d’immagine, per fortuna Prg e Music Pool hanno acconsentito a provarci pur sapendo che sarebbero andati in perdita e gli abbiamo dato mano per la sanificazione». Hanno comunque dovuto rinunciare al Premio Maestri Cinema, alla rassegna «I feel so» e al Premio Abbiati.
La più fortunata è Pistoia. Perché di fortuna è giusto parlare. Se sono riusciti a mettere in piedi un cartellone di 30 concerti con Bennato e i Negrita, Raphael Gualazzi e Alex Britti, e mille persone in piazza del Duomo, è grazie a un finanziamento speciale arrivato a dicembre di 500 mila euro in due anni. Era destinato a Pistoia Blues. La metà viene ora stanziata per il progetto «Pistoia Blues Around», il suo surrogato ai tempi del Covid. E i 200 mila euro stanziati pre-covid per Pistoia Blues sono stati spostati sul 2021. Spostandoci sulla costa, in
Versilia hanno confermato gli spettacoli alla Versiliana e Villa Bertelli. I due comuni, Marina di Pietrasanta e il Forte dei Marmi, hanno mantenuto il contributo delle passate edizioni. Poi c’è la novità del cinema alla Cittadella a a gennaio, revocato a fine Viareggio e nell’area della marzo, poi quando a maggio Bussola al Lido di Camaiore. abbiamo capito che qualcosa
A Lucca è saltato il Summer avremmo potuto fare Festival. Una grave perdita, abbiamo messo insieme 10 basti pensare che Paul McCartney concerti al Pecci». E il progetto chissà quando potrà nuovo «Officina Jungle» è tornare. Per la prima volta confermato grazie a dei contributi hanno annullato anche tutte europei. «Abbiamo investito le sagre, una tradizione cinquantennale. l’80 per cento rispetto In compenso il agli anni scorsi, oltre 150 mila Teatro del Giglio farà eventi euro». Infine Livorno, che all’aperto, per la prima volta. non resta con le mani in mano: E Lucca Classica, che avrebbe «Effetto Venezia» è confermato, dovuto svolgersi a maggio ma spostato a fine (doveva esserci anche Ezio agosto. Forse con palchi sparsi Bosso, poi deceduto), prima è per evitare assembramenti. stata posticipata al 2021, poi Ma la vera novità è la creazione hanno deciso di farla lo stesso, di un evento lirico legato a con 40 eventi dal 10 luglio. Mascagni, alla Terrazza Mascagni.
A Prato, l’assessore alla Una sorta di anteprima cultura pratese Simone Mangani di quel «festival mascagnano» ha dovuto fare scelte dolorose: a cui in Comune pensano «I grandi concerti del da anni. Sarebbe la prima Settembre Prato è Spettacolo «nuova nascita» culturale al 99% salteranno — dice — dopo la pandemia. per l’estate abbiamo fatto l’avviso pubblico di ricerca progetti
L’assessore Sacchi «La prudenza di questi tempi è d’obbligo, ma stiamo preparando la riapertura del Forte Belvedere e lo riempiremo di iniziative»