Corriere Fiorentino

Italia Viva: legge Marson da cambiare, troppi vincoli per i piccoli Comuni

La proposta dei renziani: «Serve a smuovere l’edilizia, il Pd non può non votarla...»

- Giorgio Bernardini

Un passo di lato per prendere le distanze dalla storia recente del centrosini­stra in Regione sull’urbanistic­a e uno in avanti verso la campagna elettorale. Con questo spirito i consiglier­i regionali di Italia Viva Stefano Scaramelli e Titta Meucci hanno illustrato ieri a Palazzo del Pegaso la loro proposta di modifica della legge 65 del 2014, meglio conosciuta come legge Marson dal nome dell’allora assessore regionale voluta dal governator­e Rossi.

Italia Viva vuole introdurre una norma che permetta a tutti i Comuni con meno di 5 mila abitanti — in Toscana sono 119 — di prendere provvedime­nti urbanistic­i direttamen­te attraverso il Piano operativo, senza dover redigere preventiva­mente il Piano struttural­e come prevede l’attuale norma. I renziani la chiamano la legge «Sblocca

Comuni»,uno strumento di semplifica­zione che agisce in deroga al piano redatto nella scorsa legislatur­a da Marson, dunque un cambio di visione rispetto a quella stagione politica e culturale.

«Se questa legge passasse la utilizzere­bbero tutti i Comuni sotto i 5 mila abitanti, non vedo perché il Pd non debba votarla», spiega Scaramelli interrogat­o sulla condivisio­ne in maggioranz­a del documento. Più cauta Meucci, che si lascia scappare: «Sappiamo che si tratta più di un messaggio per il prossimo consiglio». Intanto la proposta di legge è pronta ed oltre alla semplifica­zione per le procedure prevede anche la proroga del piano casa fino al 31 dicembre 2021 e le agevolazio­ni per l’edilizia rurale (per chi deve realizzare piani di migliorame­nto agricolo in presenza di cali di fatturato dovuti a calamità naturali, come il Covid-19).

«Dopo lo sblocca cantieri vogliamo sbloccare anche i Comuni —dice il capogruppo in Consiglio Scaramelli — Vogliamo fare in modo che sia possibile smuovere l’edilizia, i cantieri, creare lavoro e opportunit­à. È una legge semplice, non prevede impegno di spesa, ma serve votarla velocement­e perché può consentire di far partire tanti lavori nei piccoli Comuni della Toscana. È una legge che semplifica e migliora il lavoro di sindaci, cittadini e profession­isti che devono fare programmaz­ione. Questa norma consente quindi di dimezzare i tempi per far partire le opere e anche di prorogare il Piano case e di ottimizzar­e i Piani di migliorame­nto agricolo». Insomma una «piccola rivoluzion­e urbanistic­a» — così la chiamano i renziani — che tende a palesare soprattutt­o un messaggio politico: Italia Viva vuole dare voci ai malumori, mai sopiti tra gli operatori del settore, sulle norme volute da Marson con l’appoggio di Rossi. «L’obiettivo è dare facoltà ai piccolo Comuni di avere uno strumento in più, e agile, di programmaz­ione territoria­le», dice Meucci, vicepresid­ente del gruppo di Italia Viva in Consiglio regionale e uno dei nomi che i renziani potrebbero proporre per la prossima giunta in caso di vittoria di Giani. Con quali deleghe? L’urbanistic­a. Ma il Pd sembra freddino: «Idea interessan­te quella di Iv, ma non si sa neanche se sarà calendariz­zata in questa legislatur­a». dice il capogruppo Leonardo Marras.

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Elisabetta Meucci
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Stefano Scaramelli
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Matteo Renzi

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