Italia Viva: legge Marson da cambiare, troppi vincoli per i piccoli Comuni
La proposta dei renziani: «Serve a smuovere l’edilizia, il Pd non può non votarla...»
Un passo di lato per prendere le distanze dalla storia recente del centrosinistra in Regione sull’urbanistica e uno in avanti verso la campagna elettorale. Con questo spirito i consiglieri regionali di Italia Viva Stefano Scaramelli e Titta Meucci hanno illustrato ieri a Palazzo del Pegaso la loro proposta di modifica della legge 65 del 2014, meglio conosciuta come legge Marson dal nome dell’allora assessore regionale voluta dal governatore Rossi.
Italia Viva vuole introdurre una norma che permetta a tutti i Comuni con meno di 5 mila abitanti — in Toscana sono 119 — di prendere provvedimenti urbanistici direttamente attraverso il Piano operativo, senza dover redigere preventivamente il Piano strutturale come prevede l’attuale norma. I renziani la chiamano la legge «Sblocca
Comuni»,uno strumento di semplificazione che agisce in deroga al piano redatto nella scorsa legislatura da Marson, dunque un cambio di visione rispetto a quella stagione politica e culturale.
«Se questa legge passasse la utilizzerebbero tutti i Comuni sotto i 5 mila abitanti, non vedo perché il Pd non debba votarla», spiega Scaramelli interrogato sulla condivisione in maggioranza del documento. Più cauta Meucci, che si lascia scappare: «Sappiamo che si tratta più di un messaggio per il prossimo consiglio». Intanto la proposta di legge è pronta ed oltre alla semplificazione per le procedure prevede anche la proroga del piano casa fino al 31 dicembre 2021 e le agevolazioni per l’edilizia rurale (per chi deve realizzare piani di miglioramento agricolo in presenza di cali di fatturato dovuti a calamità naturali, come il Covid-19).
«Dopo lo sblocca cantieri vogliamo sbloccare anche i Comuni —dice il capogruppo in Consiglio Scaramelli — Vogliamo fare in modo che sia possibile smuovere l’edilizia, i cantieri, creare lavoro e opportunità. È una legge semplice, non prevede impegno di spesa, ma serve votarla velocemente perché può consentire di far partire tanti lavori nei piccoli Comuni della Toscana. È una legge che semplifica e migliora il lavoro di sindaci, cittadini e professionisti che devono fare programmazione. Questa norma consente quindi di dimezzare i tempi per far partire le opere e anche di prorogare il Piano case e di ottimizzare i Piani di miglioramento agricolo». Insomma una «piccola rivoluzione urbanistica» — così la chiamano i renziani — che tende a palesare soprattutto un messaggio politico: Italia Viva vuole dare voci ai malumori, mai sopiti tra gli operatori del settore, sulle norme volute da Marson con l’appoggio di Rossi. «L’obiettivo è dare facoltà ai piccolo Comuni di avere uno strumento in più, e agile, di programmazione territoriale», dice Meucci, vicepresidente del gruppo di Italia Viva in Consiglio regionale e uno dei nomi che i renziani potrebbero proporre per la prossima giunta in caso di vittoria di Giani. Con quali deleghe? L’urbanistica. Ma il Pd sembra freddino: «Idea interessante quella di Iv, ma non si sa neanche se sarà calendarizzata in questa legislatura». dice il capogruppo Leonardo Marras.