Un caso a Lucca
Fa la verticale sulle Mura, il Comune: metteremo ringhiere e cartelli di avviso
Mani e testa appoggiati a terra, con il resto del corpo in verticale e le gambe in alto: un normale esercizio ginnico, se non fosse che «teatro» del gesto sia un ciglio delle Mura di Lucca, a pochi centimetri dal vuoto. L’improvvisato atleta, in compagnia di alcuni amici, è stato immortalato in uno scatto diventato poi virale sui social, riproponendo così l’annoso — e ad oggi irrisolto — problema della sicurezza e delle regole per chi cammina sull’anello del monumento simbolo della città. E che solo pochi giorni fa era tornato al centro della cronaca, dopo la decisione del gip del tribunale di Lucca Simone Silvestri di chiedere la imputazione coatta per 3 dirigenti comunali, a seguito della denuncia contro l’ente presentata dai genitori di un bimbo francese di 5 anni e mezzo che il 21 agosto 2018 cadde nel vuoto da un’altezza di 6 metri all’altezza del Baluardo di San Regolo, da dove stata transitando in bici durante una vacanza con la famiglia.
Il bimbo rimase ferito, così come il padre lanciatosi a sua volta nel vuoto nel tentativo di soccorrerlo: dopo qualche settimana la famiglia francese presentò denuncia accusando il Comune di negligenza sul piano della sicurezza e al termine dell’inchiesta — che aveva visto il pubblico ministero Elena Leone chiedere l’archiviazione dei dirigenti indagati — il gip ha imposto invece la loro imputazione coatta. I tre andranno dunque a processo per l’ipotesi di reato di lesioni personali colpose. Resta fuori invece dalla vicenda giudiziaria il sindaco Alessandro Tambellini: «La giustizia deve fare il suo corso — commenta il primo cittadino — ma è chiaro che siamo di fronte a un bivio che potrebbe diventare storico: se i nostri dirigenti dovessero essere riconosciuti colpevoli, si tratterebbe di una sentenza destinata a fare giurisprudenza per tutti i monumenti d’Italia e aprire scenari finora impensabili sulla loro gestione».
L’amministrazione Tambellini sta comunque lavorando da tempo ad un progetto di messa in sicurezza delle Mura che verrà realizzato grazie ad un finanziamento da 2 milioni di euro concesso dal ministero dei beni culturali. E che ha preso forma proprio sulla scia della «denuncia francese»: previsti una cartellonistica ancor più mirata, il restauro e rialzamento dei margini esterni consumati dal tempo e soprattutto il posizionamento di ringhiere che — spiega l’amministrazione — non snatureranno comunque quelle che da oltre 500 anni sono la conformazione e la «filosofia» del monumento. In particolare si prevede di realizzare queste ringhiere sia all’altezza di alcune cannoniere esterne giudicate più a rischio, sia sul lato interno delle Mura — quello che si affaccia verso il centro storico — nei punti più ripidi o al di sotto dei quali si trovino dei fossi. Il progetto verrà consegnato entro la fine di agosto alla Soprintendenza di Lucca, che presenterà a sua volte le proprie osservazioni. Se i tempi verranno rispettati, nella primavera 2021 si dovrebbe svolgere la gara per l’assegnazione dei lavori.