Corriere Fiorentino

Franchi, gli emendament­i ora sono 5

In Senato presentati altri due testi da Lega e Cinque Stelle. Le critiche di Italia Nostra

- Fatucchi

Gli emendament­i per gli stadi «vincolati» nel decreto Semplifica­zioni salgono a cinque. E se finora volevano abbassare i vincoli, l’ultimo consente solo il restauro. È la mossa del M5S. Le critiche di Italia Nostra.

Gli emendament­i per gli stadi «vincolati» nel decreto Semplifica­zioni salgono a cinque. Tecnicamen­te si potrebbe considerar­li addirittur­a 7 (c’è pure un proposta generale per tutti gli stadi, anche non vincolati). Ma la vera novità è che se finora c’erano solo emendament­i per ammorbidir­e, abbassare o drasticame­nte cancellare i vincoli, ora ne arriva uno che consente solo il restauro, con la «obbligator­ia conservazi­one dell’impianto nelle sue attuali condizioni, salvo gli interventi di restauro necessari ad assicurare la continuità di funzioname­nto della struttura».

È la mossa del M5S per arginare l’operazione «Franchi», che — nelle intenzioni dichiarate dalla Fiorentina — può essere scelto come impianto della squadra viola solo se si potranno abbattere le curve (e a questo puntano gli emendament­i di Pd, Italia Viva e Lega), altrimenti, la Fiorentina opterà per Campi Bisenzio.

A fare l’analisi comparativ­a dei vari emendament­i è pure Italia Nostra. L’associazio­ne, contrariss­ima ad ogni intervento «pesante» sullo stadio, ha affidato a Mario Bencivenni, storico portavoce dei comitati fiorentini, il compito di capire cosa stava succedendo al Senato, dove sono stati depositati gli emendament­i. Soprattutt­o, perché loro condividon­o il parere espresso dal soprintend­ente Andrea Pessina sulle proposte normative di Pd, Italia Viva (e dopo la Lega). Una volta introdotta una deroga su un bene vincolato, motivata da ragioni economiche «diventa un precedente per qualunque bene vincolato». E infatti, scrive Bencivenni, «anche se apparentem­ente diversi nei toni e nella bruNon talità degli enunciati, tutti gli emendament­i tendono a diminuire le ragioni della tutela su monumenti riconosciu­ti come di valore e pregio dalle procedure vigenti e di toglierne le relative competenze per affidarle alle amministra­zioni locali nonché subordinar­e la tutela del Patrimonio a presunti interessi economici, finanziari, infrastrut­turali e di innovazion­e». E l’unico emendament­o che va in altra direzione è quello del M5S, «formulato in contrappos­izione agli altri».

Alla fine, quindi, la Lega ha presentato tre emendanti (due praticamen­te fotocopia, basta il via libera del Comune per non tener conto dei vincoli della soprintend­enza, uno per definire la procedura con concorso di progettazi­one e alleggerir­e i tempi). Quello di Italia Viva indica nel Comune il soggetto che può dare il via libera senza tenere conto dei vincoli della sovrintend­enza. Quello del Pd elabora un meccanismo e una serie di criteri per arrivare allo stesso scopo, puntando sul fatto che la i vincoli vengono dopo «l’esigenza di garantire la funzionali­tà dell’impianto medesimo ai fini della sicurezza, della salute e della incolumità` pubbliche». Mentre quello del M5S indica solo un percorso dai tempi limitati per la valutazion­e. Ora sarà il Senato a decidere quale approvare.

Italia Nostra Attenzione a non creare un precedente pericoloso: diminuire le ragioni della tutela su monumenti di valore non può essere la strada

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 ??  ?? Tribuna Lo stadio Franchi visto dalla tribuna. Per consentire alla Fiorentina di continuare a giocare a Firenze sono stati presentati cinque emendament­i al decreto Semplifica­zione
Tribuna Lo stadio Franchi visto dalla tribuna. Per consentire alla Fiorentina di continuare a giocare a Firenze sono stati presentati cinque emendament­i al decreto Semplifica­zione

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