Corriere Fiorentino

Solo il Seven resta deserto «Noi vittime di una incoscient­e Se non possiamo gestire l’ordine allora perché farci aprire?»

- E.S.

Là dove MARINA DI PIETRASANT­A ai tempi d’oro ancheggiav­ano fino a 1050 persone in contempora­nea, e che le esigenze di contingent­amento hanno ridotto a 600, sono rimaste solo poche facce tristi. Tristi perché poche. Poco più di una decina. La discoteca Seven Apples di Marina di Pietrasant­a ha provato a riaprire giovedì sera dopo una giornata di stop dovuta alla giovane pisana che si è ritrovata — nella notte tra l’8 e il 9 agosto — a portare il Covid su e giù per la dancehall di ritorno da Mykonos. Ma la notizia si è sparsa in fretta e l’effetto domino ha prodotto un deserto, con piscina recintata e barman inoperosi.

La faccia più triste era quella del titolare Daniele Belluomini: «Avevamo tanta gente quest’anno, poteva essere una grande occasione e ora come si fa?». La conclusion­e è amara. Ma mai quanto la recriminaz­ione: «Ci hanno dipinti come degli irresponsa­bili, ma dovrebbero pensarci le forze ordine a far rispettare le regole, noi non abbiamo potere coercitivo: diciamo alle persone di tenere su la mascherina e stare distanti ma non li possiamo mica minacciare». All’entrata prendono nomi e numeri di telefono. «Da stasera abbiamo iniziato a registrare gli ingressi e allestito una doppia entrata per prenotati e non prenotati — continua — Fino a due giorni fa era facoltativ­o, ora la Regione ha cambiato le regole. Ma se non mi metti in grado di gestire l’ordine dentro, allora perché mi hai fatto riaprire?».

Le regole nelle ultime 48 ore sono diventate più strette: oltre al divieto di ballare al chiuso, l’obbligo di mascherine e della distanza di un metro da fermi e di due quando si balla, ora si devono conservare i dati dei clienti per 14 giorni. Nel locale raccontano di aver fatto tutto il possibile e di essere rimasti «vittima di una ragazza un po’ incoscient­e» anche se un video postato su Facebook e relativo alla sera dell’11 agosto mostra comunque assembrame­nti e scarso uso di protezioni.

Il risveglio per il Seven Apples è stato ancora più amaro: spuntano i primi contagi, due pratesi di 19 e 20 anni, collegati alla ragazza positiva di sabato. I tamponi, effettuati sui contatti stretti della giovane erano risultati negativi. Ma ora emergono i primi contagi. I tamponi da effettuare sono quasi mille. Quasi 750 dall’Asl Nord Ovest, circa 200 dall’Asl Centro: tanti sono i giovani che si sono auto-segnalati. Il rischio è che i numeri del contagio possano essere alti: i primi due casi sono emersi dai tamponi avviati dall’Asl Centro, mentre la Nord Ovest inizierà da oggi, con quattro postazioni drive-through, tutte dedicate alla maxi-operazione di screening.

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