«Li imploravo di prendere tutto quello che volevano ma di lasciarmi vivere»
«Non siamo più sicuri neppure nelle nostre case, ho avuto una grande paura». L’anziana signora rapinata in via dei Massoni è sola in casa. Ha appena ricevuto la telefonata di solidarietà dell’assessore Andrea Vannucci ma è ancora sotto choc. La sua voce però è ferma: racconta con calma quello che è successo.
Signora, adesso come si sente?
«Sto benino, grazie, mi sto riprendendo piano piano, anche se ho una costola rotta, sono tornata dall’ospedale verso mezzogiorno dopo aver trascorso la notte al pronto soccorso».
Cosa è successo l’altra notte?
«Sono uscita in terrazza per richiamare il mio gattino, come faccio ogni sera, erano circa le 23, quando mi sono sentita acciuffare violentemente da dietro, mi hanno tappato la bocca, è stato terribile».
E poi?
«Erano in tre a volto coperto, mi sembrava che parlassero perfettamente l’italiano, e mi dicevano di stare zitta e non fare rumori, mi ripetevano di stare tranquilla: non mi avrebbero fatto niente di male. Li imploravo di lasciarmi stare, di lasciarmi vivere».
Le hanno fatto male?
«Mi hanno trascinato in camera da letto, hanno preso due mie cinture dall’armadio e mi hanno legato i mani e i piedi, così che non potessi muovermi. In quei momenti concitati mi hanno stretto molto forte e questo ha fatto sì che mi si sia rotta una costola. Poi hanno chiuso la porta di camera, dove sono rimasta da sola».
Quanto è durata la rapina?
«Forse mezz’ora, forse tre quarti d’ora. Mentre ero legata al letto mi stavano svaligiando la casa, mi hanno rubato tanti gioielli, gli ripetevo di prendere tutto quello che volevano ma di non fare del male a me».
Poi sono andati via?
«Sì, poi sono andati via e mi hanno lasciato legata. Con pazienza sono riuscita a slegarmi, la disperazione fa fare tante cose che non avrei mai pensato di riuscire a fare alla mia età».
È stata lei a chiamare le forze dell’ordine?
«Mi sono alzata e sono andata al telefono: ho chiamato il 113».
I residenti della zona hanno scritto una lettera al sindaco per chiedere più telecamere di sorveglianza.
«Sono assolutamente d’accordo, spero sia possibile fare questo progetto per evitare che altre persone debbano subire quello che ho subito io. Questa è una zona ad altra frequenza di rapine nelle case e bisogna fare qualcosa per evitarle».