UN SACCO A PELO E NOTTE PIENA DI NOTE
Sarà il primo sleeping concert toscano quello che dalle 23 di stasera partirà nel parco del mattatoio. Lo firmano i promotori del festival delle Colline geotermiche e promette una full immersion di elettronica, fantascienza e partite di calcio. Per 24 ore non stop
Sacco a pelo, sdraiati nel verde delle colline geotermiche, accanto un comodino appoggiato sul prato, il cielo stellato di fronte agli occhi, il suono di una ghironda medievale dal vivo, l’elettronica sperimentale. E dormire. Oppure no, solo ascoltare. Pensando al futuro, ai robot di Isaac Asimov. Per poi rifugiarsi nel «giardino delle fiabe».
Il Ferragosto più strano e sognante che possiate immaginare è a Pomarance, vicino Pisa, nel parco del Mattatoio. Dove il Festival delle Colline Geotermiche ha pensato di allestire il primo «sleeping concert» toscano (si comincia alle 23, ingresso libero, posti limitati). L’idea è del direttore artistico Marco Pasquinucci insieme a Caterina Simonelli in collaborazione con l’ElectroPark Festival, la musica di Les Giants, Mishah, Ermete Trismegisto, Matteo Saltalamacchia e Confindustrial Sinfonietta, la drammaturgia di Mariagiulia Colace. «Il tema di quest’anno al festival è quello delle Distanze possibili per riflettere sulla pandemia che abbiamo affrontato — spiega Pasquinucci — e sul contrasto tra i ritmi frenetici del prima e l’improvviso tutti fermi che ci ha colto prima di primavera». Partendo da qui Pasquinucci ha ideato quello che lui stesso definisce «un esercizio per immaginare il futuro». E si è ispirato ai maestri della fantascienza. Isaac Asimov su tutti.
«Sarà la nostra prima incursione nel campo della musica contemporanea, volevamo creare un pacchetto di accoglienza ferragostana che fosse capace di osare e creare una comunità in grado di passare un momento di riflessione e di piacere rimanendo a distanza, dormendo insieme, con 4 musicisti che si alternano durante la notte e che lavorano a partire dai suoi naturali». Complice anche «un parco privo di qualsiasi inquinamento luminoso» dove il festival ha chiesto e ottenuto un’autorizzazione di campeggio temporaneo: «Portate sacchi a pelo, tende, oppure anche solo un telo per stare mezzora o quanto volete – prosegue – Lo scopo è passare una notte a guardare le stelle, farsi trasportare dalla musica, a riflettere a contatto con la natura». Si sono fatti prestare anche tanti comodini come scenografia da mettere accanto ai dormienti-ascoltanti. Poi al mattino alle 7.30 arriva dal paese la colazione sul prato.
E all’alba un altro concerto: ci si trasferisce al boschetto di Gallerone, «che è uguale a quello delle favole, circondato da un muretto di un metro e mezzo, tutto di lecci» dove ad attendere il pubblico ci saranno 50 sedie e uno spettacolo teatrale: I Soliloqui positronici tratti dagli scritti di Asimov sulla robotica. «Per raccontare gli interrogativi dell’uomo abbiamo scelto il punto di vista dall’eterno e infallibile robot che però non è capace di emozionarsi». Alla sera (ore 21.30) ci si sposta di nuovo fino allo stadio di Pomarance per «Il fuorigioco di Orione» ovvero la «Partitella di pallone per fuggire alla morte», in cui si immagina che un direttivo di psicologi e ingegneri sottoponga un paese a uno strano esperimento sulla felicità.