Corriere Fiorentino

Pericolo Cascine

Pistola e coltelli davanti al chiosco Ferito un giovane

- di V. Marotta e L. Sarra

«Cercavano qualcuno, come fosse una spedizione punitiva o un regolament­o di conti. Uno armato di pistola, l’altro di coltello si sono scagliati contro avventori e dipendenti del chiosco. Ed è stato allora che un ragazzo domenicano, che aspettava una cameriera, si è messo in mezzo per difenderli. Lui non c’entrava niente». Il testimone è ancora spaventato, ma non rimane in silenzio. Chiede di non rivelare il nome perché teme ritorsioni: era in piazza Vittorio Veneto, allo ZeroTrenta, quando all’alba di lunedì un dominicano, 35 anni, è stato accoltella­to.

Il giovane è ferito al fianco sinistro, ma non è in pericolo di vita e sarà dimesso dall’ospedale forse già domani. Non è la prima volta che accade. Per una rissa, nel giugno scorso, il questore Filippo Santarelli aveva sospeso per una settimana la licenza del locale. L’altra mattina, il chiosco, punto di riferiment­o di nottambuli, stava chiudendo i battenti. C’erano i dipendenti, intenti a pulire, e gli ultimi clienti. «Gente che lavora nei locali notturni, tutti molto tranquilli: chiacchier­avano e stavano finendo di mangiare» precisa il testimone. All’improvviso, arrivano due persone incappucci­ate.

«Parlavano con accento dell’est, forse albanesi. Facevano spavento — racconta — hanno assunto un atteggiame­nto molto aggressivo. Cercavano qualcuno, come fosse una spedizione punitiva o un regolament­o di conti». Ricorda quei momenti e la voce trema per l’emozione. «Volevano trovare un buttafuori, ma i ragazzi hanno provato a spiegargli che non era lì. All’improvviso i due hanno tirato fuori una pistola e un coltello». Fa una pausa come se rivedesse la scena ancora davanti a sé: «Per spirito di sopravvive­nza, per istinto, non so per cosa, i clienti si sono alzati e hanno reagito, lanciando contro quella coppia minacciosa bicchieri, bottiglie, sedie, tavolini. C’è stata una gran confusione, tutto è durato non più di tre minuti».

È stato allora che i dipendenti del chiosco, sentendo quel fracasso, si sono affacciati dal locale. «Quello con il coltello ha iniziato a minacciare anche loro». Poi è stato tutto molto veloce. Tra gli avventori, c’era il ragazzo domenicano: aspettava un’amica, che lavora come cameriera. «Non c’entrava nulla. È un bravo ragazzo, ogni tanto fa il dj allo ZeroTrenta. Lui si è frapposto tra i dipendenti e gli aggressori e si è preso una coltellata». Gli incappucci­ati si sono allontanat­i verso il teatro del Maggio Musicale, inseguiti da clienti e dipendenti del locale. «Ma quello con la pistola ha puntato l’arma contro di loro. Avrebbe sparato se non lo avessero lasciato andare». Solo allora, qualcuno ha chiamato il 118 e la centrale operativa della Questura. «Mai visto niente del genere — si lamenta il testimone — La zona è brutta, ma non si sono mai viste pistole».

Il testimone «Sembrava una spedizione punitiva, i clienti hanno reagito lanciando le sedie»

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Il chiosco in piazza Vittorio Veneto teatro dell’aggression­e di ieri mattina
All’alba Il chiosco in piazza Vittorio Veneto teatro dell’aggression­e di ieri mattina

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