Giani guarda a sinistra: «Asili nido gratis» Salvini si lancia da parà
Il candidato del Pd: pronti 50 milioni. Salvini show: si lancerà col paracadute su Arezzo
L’attenzione per le donne e i giovani, proposte di sussidio per i meno abbienti e per chi combatte con le difficoltà economiche derivate dal lockdown. La seconda fase della campagna di Eugenio Giani, il rush finale per cui la coalizione di centrosinistra gli ha chiesto con più voci di «accelerare», è partita ieri con la proposta di assegnare un bonus nido alle famiglie toscane con un Isee inferiore a 40 mila euro: una misura per permettere ai loro figli di frequentare gratuitamente l’asilo. Un tema anticipato, non a caso, nei giorni scorsi, dalle anime più vicine alla sinistra del Pd, come il capolista a Firenze Iacopo Melio e il presidente uscente Enrico Rossi, divenuto in pochi giorni uno dei più attivi nel tentativo di riscossa finale della coalizione.
«Reagisci, di’ qualcosa di sinistra!» diceva Nanni Moretti a Massimo D’Alema nel fortunato film Aprile, che raccontava le prime elezioni politiche della seconda Repubblica (1994). Ma al di là delle battute e anche delle dichiarazioni di facciata il fatto è che i sondaggi, assieme alle sensazioni, per il Pd toscano non sono confortanti. E allora, dato per acquisito l’appeal verso i moderati di E Giani, la scelta è quella di guardare a sinistra, oltre che all’elettorato del Movimento Cinque Stelle, per recuperare consensi. Ieri è partito con gli asili nido gratuiti, domani sarà la volta del lavoro e delle imprese in difficoltà e così via, su temi che sono vicini soprattutto a quella parte dell’elettorato che può risultare decisiva. «Io in realtà avevo già parlato di queste cose all’inizio della campagna — spiega Giani — ma ho deciso che questi giorni saranno dedicati a riaffermare i temi di civiltà e attenzione verso i più deboli con proposte concrete». Attualmente i bambini che frequentano i nido in Toscana e le cui famiglie hanno meno di 40 mila euro reddito sono circa 30 mila, ma nei 50 milioni di euro che Giani ha intenzione di stanziare per questo fondo regionale è calcolata anche la platea di coloro che ad oggi non hanno iscritto i figli all’asilo perché non se lo possono permettere. «Se sarò eletto il fondo regionale — spiega Giani — potrebbe essere erogabile già da gennaio». Dall’altra parte della barricata, la candidata del centrodestra presenta la sua lista civica e riunisce i sindaci che la sostengono: Pisa, Massa, Piombino, Siena, Abetone ... .Promette che chiamerà un primo cittadino ogni giorno se eletta «per capire i bisogni dei territori». Non ci sono bandiere della Lega, nessun simbolo di partito, un’iconografia che non paga se c’è da sciacquare i panni nel civismo, che sarà quello il terreno di battaglia che Giani sta lasciando scoperto nella sua virata a sinistra. Eletti ma anche grandi elettori, come Maurizio Mian, seduto in platea accanto ai rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio. Intanto il leader della Lega Matteo Salvini progetta un colpo a effetto: giovedì si lancerà da 4.500 metri con il paracadute su Arezzo. Ad organizzare l’iniziativa è stato un consigliere comunale leghista di Prato, Marco Curcio, parà in attività.