«L’invasione di tappini nell’erba delle Cascine E un’idea per ripulire»
Caro direttore, abito vicino al parco delle Cascine e ogni mattina sono solito camminare scalzo lungo il prato del Quercione e all’interno per vialetti e sottobosco fino al prato dell’Anfiteatro ed anche oltre. Problemi importanti ai piedi e alle articolazioni delle gambe mi hanno spinto a provare questo metodo, oggi chiamato earthing ( sti anglicismi!), e devo dire con indubbi benefici. Rassicuro subito che in questo territorio non ho mai trovato siringhe o aghi, tutt’al più qualche residuo di sigarette al vapore. La situazione invece che voglio denunciare è il malcostume imperante di abbandonare ogni sorta di recipienti di bevande, lattine, tappini, persino tappi di spumante nel pratone. I pochi recipienti, finito l’uso di fare da palo alle porte di calcio, sono pure riempiti ma non sono assolutamente sufficienti.
Specialmente il lunedì mattina si presenta agli occhi dei due addetti alla pulizia una giornata campale. Alle 10 uno degli inservienti mi dice che è al quinto viaggio del moto-cassonetto pieno e ancora ne dovrà fare. Afferma di essere montato alle 5 altrimenti non avrebbe speranza di finire il suo compito. La questione più grave, al di là del manto erboso eroso per le partitelle di calcio, pallavolo e cricket, è rappresentato proprio dai tappini. All’inizio li vedi in superficie poi si interrano e rendono il terreno infertile. Eppure basterebbe così poco. Non servono proclami, sanzioni. Occorre una campagna mirata, magari istituendo la giornata della raccolta dei tappini, con premio alla squadra o alla comunità che avrà ottenuto la più copiosa collezione. E a seguire cartelli e presidio per qualche domenica consecutiva palesando la possibile chiusura del pratone dovesse continuare questa incuria del bene comune. Chi ha interesse a beneficiare di tali spazi per primo deve avvertire questo interesse e responsabilità
Abbiamo immediatamente attuato la ferrea chiusura del Parco allo scopo di evitare assembramenti di incoscienti, ma abbiamo trascurato il benessere e le esigenze dell’anziano che non può essere confinato in casa con la migliore stagione. Gli ultrasettantenni rispettano le regole se attui una campagna di informazione. Sono poche le teste calde a quell’età. Se poi crei video esplicativi su come fortificare il proprio Sistema Immunitario tramite una sana alimentazione e qualche integrazione opportuna, realizzi corsi alla Tv di ginnastica dolce e sulle pratiche di respiro, ottieni i migliori risultati di salvaguardia della popolazione anziana. Piuttosto che sciorinare continui ed inutili dati più volte messi in discussione dagli stessi scienziati.
Firmato: un 70enne costretto a interrompere per 2 mesi la naturale riabilitazione di una caviglia operata per fratture multiple.