L’abbraccio prima del duello
Commisso incoraggia la squadra alla vigilia del Toro L’abbraccio con Chiesa, gli incontri per il mercato Il patron Due alternative per Federico: rinnovo o cessione al prezzo giusto
Le grandi manovre sono cominciate. Certificata la negatività al secondo tampone Rocco Commisso ha dedicato la giornata a squadra e mercato, rinviando le questioni legate alle infrastrutture. Il primo segnale di una presenza destinata a durare almeno un mese, un tempo nel quale il numero uno viola si augura di chiudere tutte le questioni aperte. Nell’hotel in cui Commisso risiede si sono visti anche il dg Barone e il ds Pradè, impegnati in un summit di mercato nel quale c’è stato spazio anche per la visita del procuratore di Biraghi. L’adeguamento del contratto dell’esterno sinistro è solo uno dei primi atti del mercato che adesso, con Commisso in città, è destinato a sbloccarsi. A due giorni dall’esordio, tuttavia, Commisso ha dato la precedenza alla squadra e di prima mattina era già ai campini. In compagnia della sua famiglia ha radunato dirigenti, staff e giocatori per un saluto generale, partendo da quell’Amrabat fortemente voluto. L’invito è stato quello di ripartire dal finale positivo della scorsa stagione, poi dopo i complimenti alla Primavera per la vittoria in Coppa Italia il pranzo insieme a Iachini e nel pomeriggio la riunione con i dirigenti. Scontato che uno dei primi punti affrontati sia stato il futuro di Chiesa, salutato con un lungo abbraccio da Commisso qualche ora prima. Un gesto per molti aspetti simile a quello avvenuto negli Stati Uniti oltre un anno fa, con la differenza che ai tempi c’era un’idea di accordo con la Juventus mentre ad oggi non sono arrivate offerte.
Ripartirà da qui il confronto tra presidente e attaccante: con l’offerta giusta, che sia economica o di contropartite,
Chiesa potrà andarsene (e allora i viola potrebbero spingere per Piatek e liberare Cutrone che piace al Genoa) altrimenti resterà con un sostanzioso rinnovo di contratto da sottoscrivere, altre ipotesi non sono contemplate. Anche se dal fronte del calciatore filtra poco, e la disponibilità a rinnovare è tutta da dimostrare, con l’inizio del campionato alle porte se ne riparlerà dopo il Torino.
Di certo Commisso dovrà decidere anche su altro, visto che la corte del Milan a Milenkovic si è fatta serrata. Il suo intervento sarà decisivo, se la strada di un rinnovo non sembra percorribile non è da escludere che la Fiorentina decida comunque di tenere il difensore cercando piuttosto un’alternativa per il pacchetto dei centrali. Si valutano infatti le candidature di Federico Fazio (33) in uscita dalla Roma e Kevin Bonifazi (24) della Spal, oltre a un’alternativa per la fascia sinistra da alternare a Biraghi. Il resto del mercato verrà poi seguito giorno per giorno, incluse situazioni in evoluzione come nel caso di Pulgar per il quale sarebbero arrivati interessamenti dall’Inghilterra. Nei piani non c’è la cessione del cileno, ma di fronte a cambi di scenari tipici del mercato tornerebbe di moda persino Torreira. Intanto da oggi Commisso si concentrerà sulle infrastrutture, centro sportivo in testa. Oltre a seguire la Primavera incontrerà l’architetto Casamonti per conoscere di persona la situazione dei lavori a Bagno a Ripoli.