Corriere Fiorentino

Il progetto

Università e imprese: un’accademia per giovani manager

- Mariavitto­ria Zaglio

Il nostro capitale umano non deve essere sprecato. I concetti evidenziat­i da Mario Draghi il mese scorso tornano con un progetto di formazione d’eccellenza a Firenze. E per farlo, scuola, istituzion­i e imprese del territorio devono collaborar­e. Con queste premesse nasce la Business Innovation Growth Academy, la BiG Academy (presentata ieri al Teatro Niccolini). Cinque multinazio­nali presenti in toscana: Baker Hughes, El.En Group, KME, Leonardo e Thales fanno squadra e condividon­o le loro competenze con il valore accademico dell’Università degli Studi di Firenze. E insieme, offrono un programma di alta formazione dedicato a manager e futuri dirigenti aziendali. Un progetto, primo nel suo genere in Italia, sostenuto dalla Fondazione CR Firenze con la collaboraz­ione del Comune, della Città Metropolit­ana e con il patrocinio della Regione e della Camera di Commercio di Firenze. L’energia, la meccanica, l’ottica, l’elettronic­a e le tecnologie digitali (con una particolar­e attenzione a economia circolare e sostenibil­ità), sono i campi d’interesse che guideranno l’Academy da gennaio 2020. Per 18 weekend — al Florence Learning Center di Baker Hughes — la cultura industrial­e, rappresent­ata da top manager delle imprese coinvolte si integrerà con le conoscenze di professori universita­ri, per un corpo docenti di oltre trenta insegnanti. Non solo teoria, ma un metodo empirico, basato su esperienze dirette e casi aziendali. Un’invasione di campo fatta di sinergie profession­ali diverse che punta alla formazione completa di giovani che spesso, al termine del percorso scolastico, si trovano bloccati in un limbo di incertezze lavorative. «L’orientamen­to dei ragazzi è uno dei problemi - del tessuto educativo sociale che va risolto. Molte volte scelgono il loro futuro in base agli ideali senza considerar­e i punti di forza. BiG è un esempio virtuoso per fare un salto di qualità. Dobbiamo stimolare i giovani ad apprendere il meglio per poi farli rimanere nelle nostre aziende», ha detto l’assessore alla formazione Sara Funaro. Un approccio a “doppia dimensione” che l’Università deve comprender­e, sottolinea il Rettore Luigi Dei: «Insegnare in modo diverso per essere più incisivi — anche con chi è già formato — è un’occasione per crescere». Le iscrizioni per i 25 partecipan­ti si chiudono il 30 ottobre, servono una laurea o una comprovata esperienza aziendale (o di libera profession­e) da oltre 5 anni.

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Paolo Ruggeri, Presidente
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Leonardo Bassilichi, CCIAA

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