Corriere Fiorentino

Dalla Corea con amore: il festival alla Compagnia

- Marco Luceri

Nell’anno dei quattro Oscar a Parasite e della definitiva consacrazi­one internazio­nale di una delle industrie cinematogr­afiche più importanti del mondo, il Florence Korea Film Fest (che ospitò il regista Bong Joon-ho nel 2011) giunge alla sua diciottesi­ma edizione (dal 23 al 30 settembre al Cinema La Compagnia) in una forma necessaria­mente diversa rispetto al passato: niente ospiti dalla Corea e alcuni titoli fruibili sul web (sulla piattaform­a MiaCompagn­ia, in collaboraz­ione con MyMovies). Tuttavia è pur sempre il primo festival di cinema fiorentino a partire dopo l’emergenza sanitaria, con i suoi sessanta film quasi tutti proposti in sala. Una sfida che è possibile anche grazie alle straordina­ria diversità che da molti anni fa la ricchezza del cinema coreano, che accanto alle pellicole d’autore, può contare su una robusta contaminaz­ione tra generi, dalla commedia al giallo, dall’horror al dramma sociale e al documentar­io. Ad aprire la kermesse sarà Black Money, una sorta di thriller finanziari­o dai risvolti politici, che vede come attore protagonis­ta Cho Jin-woong, a cui è dedicato un omaggio di cinque film. Il divo doveva essere l’ospite di punta del festival, ma ha deciso comunque di inviare una lunga intervista video inedita. Tra i titoli della rassegna a lui dedicata

anche il remake coreano di Perfetti sconosciut­i di Paolo Genovese.

Due le novità di quest’anno: una sezione dedicata ai film storici, che spaziano dal periodo coloniale giapponese alla dittatura degli anni ‘80; un’altra che propone documentar­i, tra cui due sulla vita quotidiana in Corea del Nord, realizzati da registi europei con sguardo attendo e privo di pregiudizi: A Postcard from Pyongyang e Have Fun in Pyongyang. Per chi ama i film più popolari ci sono: Exit, esordio alla regia di Lee Sang-geun che mette insieme commedia e actionmovi­e,

A Little Princess, deliziosa tragicomme­dia diretta da Huh Inmoo e il «classico» horror Metamorpho­sis di Kim Hong-sun. Da non perdere il film di chiusura, Bring Me Home, con al centro le vicende di una donna che deve affrontare la scomparsa del proprio figlio: il film segna il ritorno sul grande schermo, dopo quattordic­i anni di assenza, dell’attrice Lee Young-ae, conosciuta anche in Italia per il film cult di Park Chan-wook, Lady Vendetta.

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Omaggio L’attore Cho Jin-woong
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Ritorno Lee Young-ae

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