Corriere Fiorentino

Ceccardi sotto accusa Una poesia come risposta

La leghista replica alle accuse con una poesia di Kipling: «Se tutti danno la colpa a te...»

- Paolo Ceccarelli

Susanna Ceccardi è sotto attacco di alleati e compagni di partito per la sconfitta alle Regionali. Lei replica con i versi di Kipling («Se tutti danno la colpa a te...»), mentre c’è chi le chiede di non tornare a fare l’eurodeputa­ta.

E Susanna Ceccardi? Nelle ore in cui Eugenio Giani viene acclamato — anche da chi fino a 24 ore dal voto lo criticava — come il salvatore della patria rossa, la Leonessa di Cascina è rientrata nella sua tana. Per la gioia dei suoi avversari di sinistra ma anche di quelli interni al centrodest­ra e alla Lega. Perché sì, il risultato di Ceccardi ha migliorato in termini percentual­i lo storico 40% raggiunto da Altero Matteoli nel 2000, ma una sconfitta resta una sconfitta, resa ancora più bruciante se si considera che molti leghisti, ancora pochi minuti prima della chiusura dei seggi, erano convintiss­imi che ci sarebbe stato un testa a testa. Ma questa comprensib­ile delusione è solo l’innesco delle bombe silenziose che nel centrodest­ra e nel Carroccio stanno piovendo da lunedì sera su Ceccardi.

Il problema non sono solo alcune scelte fatte in campagna elettorale, ma il fatto che la rapidissim­a ascesa politica di Ceccardi — nel 2016 primo sindaco leghista della Toscana, nel 2018 consiglier­e del ministro dell’Interno Matteo Salvini e poi commissari­a regionale del Carroccio, nel 2019 candidata ed eletta all’Europarlam­ento, nel 2020 candidata governatri­ce — non è stata indolore per alcune persone: quelle che le si sono opposte, nel partito e nel centrodest­ra. E non c’entra solo il suo carattere non proprio domabile — da qui l’appellativ­o «Leonessa» datole da Salvini — ma anche, ricordano i detrattori, il modo in cui ha gestito il Carroccio toscano e i rapporti con gli alleati mentre era commissari­a regionale. «Non si può governare un partito come la Lega con la logica “o con me o contro di me”. Guardate Renzi...», dice un dirigente leghista usando il parallelo più indigesto possibile per Ceccardi.La Leonessa queste accuse le conosce, anche se mal sopporta (eufemismo) che in pochi gliele abbiano fatte in faccia, e dopo un giorno di silenzio ha scelto di rispondere. In modo molto poco ceccardian­o: con una poesia postata sui social network. «Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te l’hanno persa e danno la colpa a te, se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma prendi in consideraz­ione anche i loro dubbi. Se sai aspettare senza stancarti dell’attesa, o essendo calunniato, non ricambiare con calunnie, o essendo odiato, non dare spazio all’odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio...». Sono i versi di Rudyard Kipling in «Se (Lettera al figlio)», che Ceccardi accompagna con una sua foto scattata dal compagno Andrea Barabotti, uomo-macchina della Lega toscana, al Piazzale Michelange­lo. Il verso preferito da Ceccardi, racconta chi la conosce bene, è questo: «Se sai incontrart­i con il Successo e la Sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo...».

E la batosta contro Giani è la prima vera sconfitta personale di Ceccardi. C’erano state sì le sconfitte da commissari­a della Lega alle Amministra­tive del 2019, ma questa ha proprio il suo volto stampato sui manifesti che hanno tappezzato tutta la Toscana. E un’altra sconfitta che le farebbe molto male sarebbe quella di Cascina, dove il Pd parte in vantaggio al secondo turno del 4 ottobre. «Ma nessuno dice che Cascina è sempre stata di sinistra e che è stata Susanna l’eccezione», la difendono i suoi sostenitor­i. Gli stessi che in queste ore stanno cercando di farle cambiare idea sul suo futuro. Non più a Bruxelles, dove ha sempre detto sarebbe tornata in caso di sconfitta, ma qui in Toscana. In Consiglio regionale, a guidare l’opposizion­e e la «ricostruzi­one di una classe dirigente toscana» di centrodest­ra, come ha detto lei stessa. «Spariglia, Susanna, spariglia», le suggerisco­no.«Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune e rischiarlo in un unico lancio di una monetina, e perdere, e ricomincia­re daccapo senza mai fiatare una parola sulla tua perdita», dice invece Kipling.

 ??  ?? Sconfitta Susanna Ceccardi sul palco dell’ultimo comizio da candidata: la sfida elettorale è stata vinta da Eugenio Giani 48% a 40%
Sconfitta Susanna Ceccardi sul palco dell’ultimo comizio da candidata: la sfida elettorale è stata vinta da Eugenio Giani 48% a 40%

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