Il caffè di Giuliano
Malamovida, martedì incontro in Comune. Invitati anche il priore e il questore
«La città è di tutti, così come la piazza è di tutti: residenti, operatori economici, lavoratori, giovani, parrocchiani. Proprio per questo, da un problema così complesso (come la mala movida, ndr) non se ne esce con il muro contro muro, con le rivendicazioni di parte, ma se ne esce tutti insieme». Ne è convinto il sindaco Dario Nardella che, dopo le sollecitazioni arrivate dai comitati attraverso manifestazioni, mail e denunce, ha deciso di incontrare i residenti di Santo Spirito, il priore della basilica padre Giuseppe Pagano e i gestori dei locali, per trovare, tutti insieme, una soluzione al divertimentificio alcolico e rumoroso e per cercare di ricomporre la frattura che, a causa della movida, si è creata tra l’amministrazione comunale e i fiorentini dell’Oltrarno.
La riunione si terrà in Palazzo Vecchio martedì 29 settembre, e insieme al sindaco ci sarà anche il questore Filippo Santarelli. «Confido che tutti i protagonisti della vita del quartiere di Santo Spirito dimostrino di avere a cuore il bene comune, basato sul rispetto delle regole e sul rispetto
reciproco», aggiunge il primo cittadino a cui i residenti consegneranno il decalogo «per una civile convivenza» che stanno mettendo a punto da un paio di giorni e nel quale chiedono la chiusura anticipata dei bar alle 24.
Con molta probabilità, al centro della discussione ci sarà ciò che quasi ogni sera da tempo, va in scena sul sagrato della chiesa del Brunelleschi che, oltre ad essere il principale punto di smistamento di cocaina, eroina, hashish e marijuana, a tarda notte si trasforma in una discoteca con tanto di casse e decine di giovani che ballano. «Nella riunione del 29 settembre affronteremo anche altre problematiche — affermano i residenti — come gli atti vandalici ai danni delle nostre auto e dei nostri palazzi, l’orinatoio di via del Presto di San Martino e il tappeto di vetro
Il sindaco «Confido che tutti i protagonisti dimostrino di avere a cuore il bene comune»
che ogni mattina troviamo in strada».
Mentre padre Pagano potrebbe tornare alla carica con la cancellata da realizzare lungo tutta la scalinata della chiesa per preservare — come sabato scorso aveva suggerito anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi appellandosi direttamente «all’amico Dario» — un bene artistico e architettonico unico al mondo. «L’idea del sindaco di mettere attorno a un tavolo residenti e attività economiche potrebbe essere la strada giusta per migliorare la situazione in Santo Spirito — dicono i gestori dei locali — In questi mesi abbiamo cercato di trovare ogni soluzione possibile per evitare conflitti con i fiorentini che qui vivono. Ci siamo perfino autotassati per assumere degli steward e per rendere fruibili gratuitamente i bagni, ma che colpa abbiamo se i ragazzi si fermano sul sagrato a fare festa fino all’alba? Oltretutto la maggior parte di loro non acquista da bere nei nostri bar ma viene in piazza con borse e zaini pieni di bottiglie di alcol».