Corriere Fiorentino

Martini: dispiaciut­o per gli scout ma la luce devono pagarla loro

L’assessore replica alla denuncia della Cngei: «Non hanno rispettato gli impegni»

- Jacopo Storni

Palazzo Vecchio replica agli scout: «Non dicono la verità». Botta e risposta tra l’amministra­zione comunale e la Cngei fiorentina, che ieri sul Corriere Fiorentino aveva denunciato la situazione di disagio presso la sede degli scout in via del Mezzetta: «Siamo senza luce e senza corrente e dovremo sospendere le nostre attività ricreative ed educative». Il motivo, secondo gli scout, è il seguente: «La Asl, a cui allacciamo il nostro impianto elettrico, ci ha staccato a novembre il contatore senza avvisarci dopo che al nostro contatore si attaccavan­o gli abusivi che avevano occupato villa Panico all’interno di San Salvi». È così che ha avuto inizio l’interlocuz­ione tra scout e Comune che però, secondo la Cngei, non ha portato ad alcun esito a causa di «una inerzia dell’amministra­zione».

La replica arriva dall’assessore al patrimonio non abitativo Alessandro Martini: «Il contratto stipulato sette anni fa impegnava la Cngei ad attivare l’allaccio a proprio carico». E poi: «In questi anni la Cngei ha usufruito gratuitame­nte dell’energia elettrica a carico dell’Asl, non rispettand­o così un preciso impegno contrattua­le. Per questo motivo, nel caso non si arrivasse a una regolarizz­azione come pattuito nel precedente contratto, sarebbe molto difficile procedere a un rinnovo».

Martini è consapevol­e che «siamo di fronte a una innegabile situazione di disagio, che stiamo cercando di risolvere, ma quanto affermato dall’associazio­ne Cngei non corrispond­e pienamente a verità, soprattutt­o per quanto riguarda l’operato dell’amministra­zione». Martini vuole fare chiarezza ripercorre­ndo la vicenda che inizia nel 2013 quando l’associazio­ne stipula con la Direzione Patrimonio del Comune un contratto (scaduto nell’agosto scorso) per l’utilizzo della palazzina in via del Mezzetta.

«Contratto che, tra l’altro, impegnava la Cngei ad attivare a proprio carico l’allaccio alla rete di distribuzi­one dell’energia elettrica e a provvedere alla spesa dell’utenza con relativo contratto intestando­lo a proprio nome». Cosa che, come sostenuto dal Comune, non è mai stata fatta. Nei prossimi giorni è comunque previsto un incontro tra gli scout e il Comune: «Ho convocato un incontro con l’associazio­ne e a cui ho invitato anche il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. Ma non posso che rimandare al mittente le affermazio­ni gratuite e non corrette rispetto all’operato dell’Amministra­zione» ha concluso l’assessore Martini.

In questi mesi di pandemia, hanno poi ricordato da Palazzo Vecchio, è stato sospeso il pagamento dell’affitto e successiva­mente sono state riconosciu­te quattro mensilità gratuite per tutti gli affittuari di locali del patrimonio non abitativo, tra cui appunto la Cnegei, rinunciand­o così a una entrata di quasi un milione di euro».

Dal 2013 a oggi La vicenda inizia nel 2013 quando l’associazio­ne stipula con il Comune un contratto (scaduto ad agosto) per l’utilizzo della palazzina

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