Rissa e minacce, in Santo Spirito un’altra notte di violenza I vigili guardano
Ore 1.30, lite furibonda. Rotti vasi e bidoni dei rifiuti
Sagrato di Santo Spirito, ore 1.30 ieri mattina. La polizia è appena andata via però c’è ancora qualche vigile urbano in giro. I locali stanno per chiudere e davanti alla chiesa, sulle scalinate e in piazza c’è il delirio di sempre. In tanti non indossano le mascherine e a decine barcollano, abbracciando chi capita e vomitando nei cestini della spazzatura di colore blu che Alia ha messo (inutilmente) in piazza per raccogliere vetro e plastica.
A un certo punto, nonostante il rumore assordante provocato dalle urla e degli schiamazzi, sul sagrato della basilica — quello che dà su via del Presto di San Martino — le grida si fanno ancora più forti e colorite. Qualcuno scappa via impaurito: Questi sono matti, si ammazzano, chiamate la polizia. Aiuto, aiuto». Altri si godono la scena, che riprendono col telefonino, per poi postarla sui vari social network. Passano pochi secondi e dal sagrato arriva una specie di tornado di ragazzi: sono circa una decina, se le danno di santa ragione, senza che nessuno provi a fermarli. Anzi, il gruppo di picchiatori aumenta sempre più, e in molti non hanno alcuna remora a sferrare un calcio, un pugno o uno schiaffo.
Quello che sembra avere la meglio, capelli rasati ai lati e vestito con jeans, maglione nero e occhiali, brandisce qualcosa, forse un casco, che lancia sul suo contendente (senza però colpirlo), si tratta di un ragazzo mingherlino e alto, che dopo esser caduto un paio di volte, va a finire contro le fioriere della gastronomia «I Raddi», distruggendo le piante e buttando tutto all’aria. Nel video, condiviso anche da decine di residenti, si sentono le bottiglie andare in frantumi, tante parolacce, e più voci che incitano a non fermarsi. A fare da spettatori — come dimostra un filmato girato da alcuni ragazzi — ci sono anche due agenti della polizia municipale: immobili, a braccia conserte, nonostante una donna, forse l’unica in quella bolgia a indossare la mascherina, chieda di intervenire. Mentre il gruppo si pesta, la pattuglia non fa nulla, non dice nulla e non prende provvedimenti. «Stavo quasi per andare via da Santo Spirito quando sono stato travolto da questi ragazzi visibilmente ubriachi — racconta il dipendente di un ristorante della piazza — Mai vista tanta violenza, qui di risse ne capitano spesso, ma quello che è successo stavolta mi ha davvero impaurito. Ho provato anche a urlare di smetterla ma due ragazzini, birra in mano e spinello tra le labbra, mi hanno detto che ciò che stava accadendo non mi riguardava e che dovevo andare via, altrimenti le cose si sarebbero messe male».
Per i residenti di via del Presto di San Martino e via de’ Michelozzi, nulla di nuovo. «La scorsa settimana sul sagrato di risse ne sono scoppiate due, verso le 4 del mattino».