Gli estremisti di destra irrompono in classe: no alle misure anti Covid
Hanno fatto irruzione a scuola, poco dopo l’inizio delle lezioni, lanciando volantini dentro le classi contro la decisione del governo di prolungare lo stato di emergenza Covid al 31 gennaio. «Basta terrore, voglio respirare», si leggeva sui volantini. E ancora: «A distanza sociale solo le cozze», . È accaduto ieri mattina all’istituto tecnico Galileo Galilei di Soffiano sotto gli occhi sbalorditi di insegnanti e alunni. Protagonisti del raid una decina di ragazzi del Blocco studentesco, il movimento giovanile vicino all’estrema destra di CasaPound, che tra venerdì e sabato ha messo in scena in tutta Italia la protesta. Momenti di tensione con alcuni professori e i bidelli dell’Itis
Galilei, che hanno chiesto ai ragazzi coi volti coperti da mascherine, cappelli e cappucci, di identificarsi e di uscire immediatamente dalla scuola. I giovani di estrema destra, una volta entrati apparentemente indisturbati nella scuola, hanno filmato con gli smartphone l’irruzione nelle classi e il video è stato poi pubblicato dal sito Il Primato nazionale, «quotidiano sovranista italiano».
Il raid è durato pochi minuti. Quando sono intervenuti i carabinieri e la Digos, chiamati dall’interno della scuola, i militanti di Blocco studentesco — tutti molto giovani, non si esclude che ci fosse anche qualche minorenne — si erano già allontanati fuggendo dalla scala anti
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incendio e lasciando sul pavimento alcuni volantini. Le indagini adesso dovranno ricostruire quello che è accaduto, accertando l’identità dei ragazzi che rischiano una denuncia per volantinaggio abusivo. Al Galilei ieri c’era chi parlava di «strattonamenti» ai danni di insegnanti e bidelli: le indagini serviranno a chiarire anche questo.
L’azione del Blocco studentesco è andata in scena in diverse città italiane. «Abbiamo scelto di iniziare una dura protesta contro il regime carcerario che si è instaurato nelle scuole con misure di restrizione senza precedenti — si legge sul sito del movimento — L’influenza è stata diffusa dall’imbecillità del governo Conte, non dai giovani». Loro l’hanno definita una «irruzione goliardica», ma c’è chi la pensa molto diversamente. «Si è trattato di una tipica azione squadristica. Sono fascisti, non goliardi», dice Matteo Atticciati, segretario del circolo del Pd di Rifredi e rappresentante degli studenti al Senato Accademico dell’Università di Firenze.