La malamovida si allarga in San Firenze «Qui un inferno da quattro mesi»
Alcol, rumore, giovani aggressivi. Allarme dei residenti: «Non c’è solo l’Oltrarno»
Un tappeto umano che dilaga fino a piazza San Firenze, a due passi da Palazzo Vecchio, impadronendosi delle strade laterali come via dell’Anguillara, via dell’Acqua e via Torta. E che, dall’inizio della Fase 2, quindi da fine maggio, tiene sotto assedio, dalle 23 fino all’alba, un centinaio di residenti e tutto quel rione che già deve fare i conti con i mangiatori di schiacciate che di giorno occupano le scalinate dell’ex tribunale lasciando cartacce e resti di cibo ovunque.
Insomma, dopo Santo Spirito, via Pellicceria e piazza Strozzi, Sant’Ambrogio e Santa Croce, la mala movida colonizza anche altre zone del centro storico. Le foto e i video girati dalle famiglie che abitano in via dell’Anguillara e piazza San Firenze mostrano centinaia di giovanissimi (quasi tutti minorenni) accalcati, senza mascherine, che urlano e ridono sguaiatamente e che non fanno altro che ingurgitare cocktail a 4 o 5 euro e shottini a 2 euro. «Questa non mai stata zona di movida — racconta chi lì ci vive — Ma da quattro mesi la nostra vita è diventata un inferno. Qualcuno si è visto costretto a montare i doppi vetri, altri invece provano ad allontanare i più chiassosi tirando secchiate d’acqua dalla finestra».
Tutto inutile, perché dal venerdì alla domenica la scene sono sempre le stesse. Come è inutile chiedere l’intervento delle forze dell’ordine: «Ci viene risposto che mezzi e uomini sono tutti impegnati su altri fronti, Oltrarno soprattutto. Due settimane fa, verso mezzanotte, finalmente si sono viste alcune pattuglie della polizia municipale arrivare in piazza. Abbiamo creduto che l’intervento riguardasse la mala movida, e invece dopo aver multato decine di auto per divieto di sosta, sono andate via. E intanto, dopo ogni nottata brava oltre al sudicio che viene lasciato bisogna fare i conti con i portoni diventati orinatoi e con i danneggiamenti che vanno a chiudere quasi tutte le serate alcoliche di piazza San Firenze».
Il timore dei residenti, guardando anche le foto scattate dai balconi negli ultimi mesi, è che quella zona possa trasformarsi in una nuova Santo Spirito, ed è per questo che già da qualche mese le 100 famiglie di via dell’Anguillara, via dell’Acqua e via Torta hanno inviato al Comune decine di mail per chiedere un intervento deciso e più controlli anche sul sagrato e sulle scalinate dell’ex tribunale oggi Fondazione Zeffirelli. «La mattina esci di casa e devi scansare il vomito di chissà chi. Non hai chiuso occhio perché, finiti i turni dei ristoranti, cominciano i bar con la musica a tutto volume, le urla e i cori, motorini che sfrecciano nelle aree pedonali, risse, orchestrine ambulanti. Abito al primo piano — si sfoga un 50enne — tengo le finestre aperte, e ultimamente mi hanno anche tirato le bottiglie di vetro in casa solo perché mi sono permesso di lamentarmi».