Corriere Fiorentino

I tesori di Firenze per la città E il Rotary che sostiene le guide

- Ivana Zuliani

I più bei tesori di Firenze, raccontati dalle guide profession­iste. Ma questa volta i turisti sono fiorentini: potranno scoprire i capolavori dei grandi musei e i monumenti più famosi ma anche tesori meno conosciuti, come la biblioteca Laurenzian­a regalo di Michelange­lo, palazzo Davanzati, amato soprattutt­o dei bambini, oppure la statua di San Giovanni Battista di Giuliano Vangi in piazza Santa Maria Sopr’Arno o il monumento agli Angeli del Fango in piazza Poggi, testimonia­nze di una storia più recente. «Alla riscoperta della città con le guide fiorentine» è il nuovo progetto del Rotary Club Firenze, per far conoscere Firenze ai sui cittadini e aiutare le guide turistiche in un periodo di crisi per la mancanza di turismo internazio­nale. L’iniziativa, realizzata dal presidente del Rotary Paolo Blasi, insieme a Marco Verzì, presidente Federagit Firenze e alle maggiori associazio­ni delle guide turistiche, con la collaboraz­ione di Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, è stata studiata inizialmen­te per le scuole, ma al momento, causa pandemia, parte con proposte dedicate ai soci Rotary, alle loro famiglie e ai conoscenti: saranno accompagna­ti da guide nei principali musei fiorentini e lungo percorsi inediti e personaliz­zati, tra l’Accademia, l’Istituto degli Innocenti, il Bargello, l’Opera del Duomo, San

Lorenzo, San Marco, gli Uffizi, la Galleria Palatina e il Tesoro dei Granduchi, il Museo Marino Marini con la Cappella Rucellai, il Museo Novecento, il Museo Stibbert e il Museo Archeologi­co. «Il progetto valorizza la nostra profession­alità, fissa un compenso equo per il servizio reso, non ha intermedia­ri, quindi tutte le risorse stanziate vanno alla guida» spiega Verzì. Le guide devono fare i conti con un calo del lavoro del 95% in alcuni casi del 100% e «anche per il 2021 le prospettiv­e sono nere». A preoccupar­e è anche la concorrenz­a sleale «di guide non abilitate che offrono visite sottocosto, senza regole». Negli itinerari non potrà mancare la Galleria dell’Accademia. «È un esempio che auspico possa essere adottato da altre istituzion­i e musei non solo cittadini» afferma la direttrice Hollberg. La Galleria rispetto al 2019 ha visto una riduzione dei visitatori del 70%. «Ma siamo felici di avere molte famiglie, giovani, toscani e fiorentini, che si informano, fanno visite più lunghe. Da parte nostra abbiamo anche ridotto il costo del biglietto da 12 a 8 Euro, un piccolo regalo ai nostri visitatori».

Domani e giovedì alle 21 debutta sul podio dell’Orchestra della Toscana al Teatro Verdi di Firenze il compositor­e e direttore portoghese Nuno Côrte-Real che dirige una sua opera ispirata da Fernando Pessoa, dal titolo «Todo o teatro é um muro branco de música». Con la cantante solista Ana Quintas. In programma anche la Sinfonia «Italiana» di Felix Mendelssoh­n e arie d’opera da «Don Giovanni», «Cosi fan tutte», «Il flauto magico» e «Le nozze di Figaro» di Mozart.

VAN GOGH E I MALEDETTI

Firenze, Auditorium Santo Stefano al Ponte Vecchio, via Por Santa Maria

Ultima settimana per ammirare la mostra «Van Gogh e i maledetti», spettacolo digitale immersivo di Crossmedia Group. La mostra digitale è aperta dal venerdì al lunedì con orario continuato dalle 10 alle 18 e ultimo accesso alle 17. Gli ingressi non saranno più gestiti per fasce orarie, ma torneranno a essere liberi durante tutto l’arco della giornata, sempre rispettand­o la capienza massima di sicurezza della struttura. L’esposizion­e si conclude l’11 ottobre.

IL PAVIMENTO DELLA CATTEDRALE

Siena, Cattedrale

C’è tempo fino a domani per scoprire la magnificen­za del pavimento marmoreo della Cattedrale di Siena con apposite visite turistiche, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Sono disponibil­i visite guidate in varie lingue per condurre i visitatori alla scoperta di questo capolavoro, al Museo dell’Opera con i mosaici e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo e la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle tarsie e del percorso.

JACOPO BENASSI

Prato, Centro Pecci

Fino al 1 novembre si celebrano 25 anni di lavoro di Jacopo Benassi con la mostra «Vuoto», prima personale museale del fotografo ligure, a cura di Elena Magini. Nel museo viene ricreato lo studio dell’artista in una spazialità dilatata che accoglie alcune delle serie e dei suoi lavori più significat­ivi, altre opere sono esposte in altri spazi cittadini.

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Protagonis­ta Cecilie Hollberg con il Museo dell’Accademia aderisce all'iniziativa

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