Corriere Fiorentino

Bambini positivi alla cocaina, il padre nei guai

I due fratelli, 2 e 5 anni, si sono sentiti male dopo un weekend trascorso con l’uomo

- Marotta

Avevano trascorso il week end con il padre, ma una volta a casa, la madre ha notato che i due bambini non stavano bene. La corsa al Meyer e la scoperta: positivi alla cocaina.

Avevano trascorso il week end con il padre, come spesso capita ai figli di genitori separati. Ma una volta a casa, la madre ha notato che i due bambini non stavano bene. Il più piccino, neppure 2 anni, era irrequieto, piangeva disperatam­ente, aveva le pupille dilatate. Il più grande, 5 anni, era insolitame­nte nervoso. La corsa all’ospedale Meyer e la terribile scoperta: positivi alla cocaina. Poi la denuncia. Da lì, nel maggio scorso, è partita l’inchiesta del pm Giacomo Pestelli sul padre dei bambini. L’uomo, fiorentino, 39 anni, rischia il processo per abbandono di minori, lesioni e violazione degli obblighi di assistenza familiare per non aver mai versato gli assegni familiari. Non è accusato di aver somministr­ato la droga ai figli. Probabilme­nte, secondo la ricostruzi­one, dopo aver sniffato coca ha toccato senza lavarsi le mani i bambini o non ha ripulito il tavolo su cui l’aveva sparsa.

Dopo la denuncia, la signora, assistita dall’avvocato Elisa Baldocci si era sfogata su Fb. «Non sono più molto presente sui social e nemmeno nella vita reale, la testa è altrove. Sono rimasta traumatizz­ata più di una volta negli ultimi mesi ma mai come ora». Tutto inizia con una separazion­e, straziante come tante. Un anno fa era stata lei a lasciare il compagno sospettand­o che facesse uso di coca. Sempre lei, si era rivolta al tribunale per disciplina­re gli incontri con i figli, chiedendo che l’uomo fosse sottoposto al test del capello per verificare che non assumesse droga. Per dare l’esempio, lei e il compagno avevano fatto quell’esame ed era risultato negativo per entrambi.

I tempi della giustizia sono però lunghi. Il giudice aveva rinviato l’udienza a settembre 2020. Nel frattempo, i fratellini incontrava­no il padre. Alla fine di un week end, a maggio, i piccoli sono ritornati a casa. «I bambini erano strani

— racconta la donna su Fb — gli occhi non sembravano gli stessi, il pianto che non era quello di sempre». A dissolvere i primi dubbi è il drugtest fatto in casa: il più piccolo risulta positivo alla coca. Poi la corsa al Mayer e il ricovero. Il verdetto definitivo arriva in serata: entrambi positivi alla coca. Poi le indagini della Procura confermano che a fare uso di droga è il padre dei bambini. «Mi si è fermato il cuore – ricorda - Ho provato a dare fiducia a chi di certo non la meritava. Non perdono più, non avrò più pietà». «Simili episodi hanno alcuna attenuante — dice Licia Ronzulli, vicepresid­ente di Forza Italia al Senato — la lotta contro tutte le droghe è più che mai attuale, nonostante ci sia chi prova a legalizzar­ne alcune come la cannabis».

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