Corriere Fiorentino

«Addio grande museo, 4 sedi per gli Uffizi»

-

Nardella rilancia sul ruolo della cultura, anche se non si nasconde i problemi. «Lavoriamo sugli Uffizi diffusi, non mi piace parlare di Uffizi 2, 3 , 4... — dice — E oggi (ieri, ndr) ho visto il direttore delle galleria Eike Schmidt e abbiamo parlato di 3-4 sedi». Dove? «È positiva la proposta del presidente della Regione Giani della villa medicea di Careggi, poi c’è l’ipotesi realistica di Montelupo così da coinvolger­e la Città Metropolit­ana, e un’altra sede a Firenze fuori dalle mura. Del resto il Covid ci dice che è finita l’era del “grande museo”, dei flussi gigantesch­i. L’obiettivo è anche differenzi­are appunto i flussi di visitatori». L’uscita di

Isozaki, è sicuro, si farà — «ci sono tutte le condizioni, ed i soldi, per farla e stiamo organizzan­do una video conferenza con l’architetto ed il ministero» — e giudica questo «un fatto positivo perché la città deve aprirsi all’architettu­ra contempora­nea». È preoccupat­o però il futuro del Maggio musicale. «Per fortuna abbiamo sventato il limite di 200 spettatori che sarebbe stato insostenib­ile, però abbiamo bisogno di più pubblico per reggere e per sfruttare le grandi potenziali­tà del Maggio, le tante star che stanno arrivando. Anche per questo — sottolinea — è necessario che tutti rispettino le regole anti Covid. Un nuovo lockdown significhe­rebbe anche la fine del mondo della cultura, di cinema, teatri, musei». E sui musei fiorentini, qualcuno magari potrebbe chiudere, conclude: «Noi ne abbiamo cento in città, unici in tutto il mondo, e sono un nostro punto di forza. Dobbiamo far si che siano in rete, non isolati tra loro».

I luoghi L’idea della villa medicea, quella dell’ex Opg di Montelupo e un posto in città ma fuori dalle mura

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy