Dopo l’irruzione a scuola uno striscione contro il preside
All’istituto tecnico Galilei di Soffiano i militanti di estrema destra protestano per la denuncia ricevuta
Dopo il raid di sabato mattina all’istituto tecnico Galileo Galilei di Soffiano ieri i militanti del Blocco Studentesco, movimento giovanile di estrema destra, hanno messo a segno un’altra azione dimostrativa: nel cortile della scuola, alla rete che delimita il campo sportivo dell’istituto, è apparso uno striscione con la scritta «I Giorni della repressione sono finiti: studente respira!». La parola «Giorni» era sottolineata con vernice rossa, a indicare il dirigente scolastico Alessandro Giorni.
Sabato scorso è stato lui ad allontanare dalla scuola i giovani autori dell’irruzione nelinformativa l’istituto e di un volantinaggio abusivo per protestare contro la proroga dello stato di emergenza deciso dal Governo sul fronte Covid.
«Lo striscione — spiegano in un comunicato — è la nostra risposta alla fantasiosa del preside Giorni su quanto accaduto il 3 ottobre, un’informativa in cui un’azione goliardica, irriverente, è sembrata un’assalto all’arma bianca degno degli arditi della Prima Guerra Mondiale». Sabato scorso il raid è scattato pochi minuti dopo l’inizio delle lezioni. Una decina di ragazzi, con i volti coperti da mascherini, cappucci e cappelli, sono entrati nell’androne e hanno aperto le porte delle classi per lanciare dentro i volantini. I custodi, non appena si sono resi conto di quello che stava accadendo, hanno chiamato il dirigente scolastico. Lui e la vicepreside hanno cercato di fermarli ma sono stati spintonati. A quel punto è scattata la chiamata al 112. Quando i carabinieri sono arrivati i ragazzi erano già andati via.
«Abbiamo scelto di iniziare una dura protesta contro il regime carcerario che si è instaurato nelle scuole con misure di restrizione senza precedenti — il comunicato apparso sul sito del movimento insieme al video dell’irruzione — L’influenza è stata diffusa dall’imbecillità del governo Conte, non dai giovani». La protesta tra venerdì e sabato è avvenuta in altre città italiane. I ragazzi rischiano adesso una denuncia per interruzione di pubblico servizio, violenza privata e volantinaggio abusivo. Del caso si stanno occupando i carabinieri. Intanto il deputato di Italia Viva Gabriele Toccafondi esprime solidarietà al dirigente e al personale scolastico del Galilei.
Il comunicato «La nostra era un’azione goliardica, è sembrata un assalto all’arma bianca»