Corriere Fiorentino

Agli Uffizi l’arte di raccontare la scienza e le sue emozioni

- Ivana Zuliani

Le emozioni umane di fronte alla scienza «fotografat­e» in un dipinto. È il quadro settecente­sco

Esperiment­o su di un uccello inserito in una pompa pneumatica

del pittore inglese Joseph Wright of Derby: il capolavoro della National Gallery di Londra arriva per la prima volta in Italia, agli Uffizi, dove sarà esposto fino al 24 gennaio nella mostra Arte e Scienza.

L’Esperiment­o raffigura una riunione in una casa di campagna: al centro l’uomo che, girando la chiavetta ed eliminando l’aria, può decretare la morte del pappagalli­no bianco rinchiuso nella campana di vetro, intorno uomini e donne con i volti spaventati, meraviglia­ti, incuriosit­i. Ad accentuare le espression­i, la luce una lanterna e il flebile chiarore della luna. Le reazioni umane nei confronti della ricerca scientific­a sono le protagonis­te di quest’opera, simbolo anche dei legami culturali tra Londra e Firenze. Insieme alla grande tela sono esposte altre opere che illustrano la pratica dello studio a lume di candela, come il

San Girolamo con due angeli di Bartolomeo Cavarozzi, e il disegno di Enea Vico, L’Accademia di Baccio Bandinelli e l’ottocentes­co Orologio da mensola in forma di gabbietta, in prestito da Palazzo Pitti. «L’Esperiment­o si impone oggi all’attenzione del pubblico, in quest’epoca segnata dal Covid-19,

Dalla National Gallery arriva per la prima volta in Italia, agli Uffizi

anche con imprevisti accenti di attualità. Le nostre reazioni nei confronti della ricerca scientific­a — indifferen­za, consapevol­ezza, riflession­e, curiosità o timore — sono uno dei temi di quest’opera», commenta la curatrice Alessandra Griffo. La mostra è anche stata l’occasione per rilanciare il progetto degli Uffizi 2 (anche se il nome è stato già bocciato da tutti) o, meglio, di un museo diffuso. «Penso sia importante relazionar­si col territorio. Siamo al lavoro, ci saranno vari posti» ha detto Eike Schmidt. Anche il neo governator­e

della Toscana Eugenio Giani ha confermato di voler lavorare al progetto: l’idea è creare nella Villa Medicea di Careggi, della Regione, un percorso che unisca scienze e arte con opere di storia della medicina delle collezioni dell’Università di Firenze esaltate da quadri degli Uffizi. «È una bella idea, abbiamo collezioni di storia della medicina oggi poco fruibili, sarebbe l’occasione per valorizzar­le» afferma il rettore Luigi Dei.

E FINSERO FELICI E CONTENTI

Empoli, Biblioteca Comunale

Firenze, Parc – Performing Arts Research Centre, piazzale delle Cascine 4/5/7 Domani alle 19 e alle 21 si conclude la XXVII edizione del Festival Fabbrica Europa con il Leone d’Oro alla Biennale Danza di Venezia 2019 Alessandro Sciarroni che presenta in doppia replica la performanc­e «Save The Last Dance For Me», uno studio a metà tra la danza e l’antropolog­ia a partire da un ballo bolognese in via di estinzione, la Polka Chinata. Con la danza acrobatica di Gianmaria Borzillo e Giovanfran­cesco Giannini abbracciat­i l’un l’altro fino a girare vorticosam­ente mentre si piegano quasi fino a terra. Al termine della seconda replica Sciarroni incontra il pubblico.

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L’opera

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