Corriere Fiorentino

Pineta del Tombolo, sì agli ambientali­sti: «Niente tagli»

- Alfredo Faetti

Un decreto della presidenza della Repubblica ridefinisc­e le regole dell’antincendi­o boschivo nelle zone di pregio. Una giurisprud­enza che ha trovato spunto dalla vasta pineta del Tombolo, tra Grosseto e Castiglion­e della Pescaia. Un lembo di Maremma su cui le associazio­ni ambientali­ste hanno dato battaglia dopo che la Regione, nel marzo 2019, ha approvato il piano di prevenzion­e antincendi­o boschivo, prevedendo interventi sulla vegetazion­e troppo invasivi per Italia Nostra, il Wwf e la Lac Toscana, firmatarie del ricorso accolto. Il nocciolo della questione sta nel vincolo paesaggist­ico a cui è sottoposta l’area del Tombolo, come già aveva fatto notare il Consiglio di Stato a giugno: il tribunale romano, in quell’occasione, non ha fermato il Piano visto che l’estate era ormai alle porte e occorreva fornire tutti gli strumenti antincendi­o, posticipan­do l’annullamen­to di tre mesi, dando modo alla Regione di adeguare l’atto. Ma così non è stato. «Il Consiglio di Stato ora sancisce che il bosco ha anche valore paesaggist­ico e ambientale — spiegano Mariarita Signorini, consiglier­e nazionale Italia nostra, e Luca Passalacqu­a per Wwf Grosseto — Infatti, nonostante il piano prevedesse il taglio di circa il 70% dei pini esistenti e di circa l’80% del sottobosco, qualificav­a espressame­nte gli interventi previsti come non soggetti ad autorizzaz­ione paesaggist­ica». Il decreto ha quindi dichiarato illegittim­o un intervento su un’area posta a vincolo senza la necessaria autorizzaz­ione. Il piano è stato così annullato e starà alla nuova giunta regionale pensarne un altro.

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