Come prendere il gelato in una gelateria chiusa
Giulia era una giovane teatrante e stava lavorando a uno spettacolo. Vide un ragazzo pieno di chiavi attaccate ai jeans e pensò fosse il custode. «Scusa, qua è sporco, non è che ci sarebbe una scopa?» il tono era altero, o così parve al ragazzo. Massimiliano, che in realtà era un attore anche lui, non si lasciò scoraggiare: al di là del tono altero vide un altro orizzonte possibile, quello in cui si amavano perdutamente. Lei non lo vide e partì. Passarono anni. Massimiliano cominciò a lavorare con una carissima amica di Giulia e attraverso di lei mandava messaggi in codice. Poi per mesi si trovarono insieme ad altre persone per discutere di teatro. Non si sa cosa abbiano detto sulla recitazione, ma lui espresse con chiarezza i suoi desideri verso di lei. Erano di fronte a una gelateria chiusa. Giulia decise di chiedergli una cosa impossibile. «Va bene. Esco con te se mi prendi un gelato in quella gelateria». Lui bussò alla gelateria chiusa. Una ragazza si affacciò e lo mandò via. Bussò di nuovo. Arrivò il proprietario, bellicoso. Massimiliano disse: «Senti, la vedi quella ragazza laggiù? Uscirà con me solo se le porto un gelato». Queste semplici parole mutarono l’atteggiamento ostile dell’interlocutore, che divenne un dolce gelataio. «Aspetta» disse, gli portò il gelato, gratuito. «Spero esca con te». Lei quando lo vide arrivare col gelato non ci poteva credere e per un po’ di tempo non tenne fede alla promessa. Poi andarono a prendere una birra, parlarono e si ascoltarono. Lei disse: «Sto un ragazzo». Lui rispose: «Ah scusa». «Non ti preoccupare questa storia si sta concludendo». Per mesi si frequentarono come amici. Lei lo portava a vedere film di autore, lui la portava a vedere i supereroi. Passarono una notte insieme ma dormirono e basta. Infine la storia iniziò, vagamente clandestina. Dopo un mese che Giulia si era lasciata col suo ragazzo arrivò e disse a Massimiliano: «Ti devo parlare». Lui immaginò un ripensamento. Lei disse: «Sono incinta di lui. Ma sono innamorata di te». Si abbracciarono. Lei piangeva. Lui ci pensò su trenta secondi: «Anche io sono innamorato di te. Amerò te, tuo figlio e starò con voi. Senza prendere il posto del padre». Seguì un periodo in salita. Nacque Dario. Famiglie e amici si chiedevano se non fossero pazzi. Ma loro andarono avanti. «Piano piano, con fatica, con amore, siamo riusciti a convincere tutti che il nostro sentimento era più forte di tutto». Nacque Leonardo, figlio di Massimiliano e di Giulia. Ora sono una famiglia allargata e vanno in vacanza col padre di Dario e la sua nuova fidanzata.