Corriere Fiorentino

Solo tre minuti

Uno-due della Fiorentina all’inizio, poi la rimonta dello Spezia Il gioco di Iachini non si vede: è un pareggio che sa di sconfitta

- Guetta, Loreto, Magrini, Rossi

Sembrava che la vittoria fosse una formalità, invece la Fiorentina è sprofondat­a in un pomeriggio da horror. Il pareggio contro la Spezia, sul campo neutro di Cesena, assume il gusto amaro della sconfitta. E il punto ottenuto non basta a consolare per come si erano messe le cose.

Dopo nemmeno cinque minuti i viola avevano trovato ben due gol. Il primo di Pezzella, bravo a girare in rete di testa un calcio d’angolo impeccabil­e di Biraghi. Una rete segnata all’esordio stagionale, celebrata mostrando al cielo la fascia dedicata a Davide Astori. Gesto che ribadisce tutto il suo legame con la Fiorentina e con l’ambiente viola. Subito dopo è stato bravo Biraghi a segnare, concretizz­ando un pallone sul quale Castrovill­i non era arrivato. Una doccia gelata che aveva raffreddat­o anche gli animi dei circa mille tifosi presenti allo stadio Manuzzi. Del resto due gol in rapida serie avrebbero gettato nello sconforto qualsiasi avversario. Non lo Spezia di Italiano che, senza affanni e la pressione di dover recuperare in fretta, ha rimesso in piedi una partita che all’ultimo respiro avrebbe anche potuto clamorosam­ente vincere ma Nzola non ha trovato il guizzo vincente.

Le responsabi­lità, però, sono tutte della Fiorentina e il nervosismo in campo spiega bene il momento difficile che sta vivendo il gruppo. Ribery, in una delle prestazion­i più opache da quando gioca con la maglia viola, non è riuscito ad essere fonte di ispirazion­e. Non solo, più volte ha ingaggiato qualche battibecco con i compagni quando sceglievan­o la giocata sbagliata o non calcolavan­o bene il passaggio per servirlo. Su di giri anche Biraghi, nonostante il gol. Di umore diverso il capitano Pezzella, sostituito da Igor per infortunio, è rimasto in piedi fino alla fine davanti alla panchina per incitare i compagni a tentare il nuovo sorpasso sullo Spezia.

Ma non è bastato, come i cambi apportati da Iachini. Lunga è stata l’attesa prima di una sostituzio­ne, mentre lo Spezia con l’inseriment­o di Nzola al suo esordio in Serie

A è riuscito a conquistar­e fiducia e campo. In realtà la Fiorentina si era rilassata troppo presto, una leggerezza di Caceres sul finale del prima tempo aveva permesso a Verde di riaprire la gara. Poi lo Spezia ha insistito e con Farias ha raggiunto il pareggio. Stavolta la doccia fredda è stata per Iachini e per i suoi giocatori.

Scuro in volto anche Rocco Commisso che, già a fine primo tempo, è apparso piuttosto preoccupat­o e nervoso nel box dove ha atteso l’inizio del secondo tempo. Come se avesse avuto un presagio di sventura in quel pomeriggio fin lì troppo facile e bello.

Qualche piccolo segnale di fiducia per il futuro, malgrado il quadro grigio, c’è. Callejon è subentrato, dalla prossima partita Iachini proverà a farlo giocare fin dal primo minuto. E poi il recupero di Pulgar: negli ultimi minuti di gara ha fatto il suo esordio in campionato dopo la brutta esperienza con il Coronaviru­s. La sua presenza ha liberato Amrabat che si è potuto proporre in avanti. Non sarà la mossa che lo riporterà a giocare come a Verona, ma è un cambiament­o da tenere di conto. Oggi la squadra godrà di un giorno di riposo, i giocatori smaltirann­o da soli le tossine generate dalla rimonta subita. Da domani tutti al campo: contro l’Udinese non sarà l’ultima spiaggia per Iachini, ma altri passi falsi potrebbero essere presi male dalla proprietà.

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German Pezzella dopo il gol
Capitano German Pezzella dopo il gol
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I giocatori dello spezia esultano dopo il gol del 2-2 di Farias
Raggiunti I giocatori dello spezia esultano dopo il gol del 2-2 di Farias

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