Commisso rimane in silenzio Pradè: c’è ancora tanto da fare
Il patron esce dallo stadio scuro in volto. Il ds: «Contro l’Udinese sfida decisiva»
Per Rocco Commisso la stagione sembrava essersi aperta nel migliore dei modi, la prima vittoria stagionale il presidente era riuscito a godersela dal vivo al Franchi, con il Torino, accorciando di molto la lunga attesa sostenuta nel suo primo anno di gestione.
Adesso che la Fiorentina non vince da quel 19 settembre, però, il presidente è di nuovo preoccupato per un’involuzione tattica che si sta facendo preoccupante. Anche ieri a Cesena, nonostante un ottimo avvio, la squadra ha rapidamente tolto il piede dall’acceleratore lasciando fin troppi spazi agli avversari e nel finale, con lo Spezia in forcing, Commisso ha trattenuto il fiato in più di una circostanza. Logico che al fischio finale il patron fosse tutt’altro che soddisfatto della prova della sua squadra e se dopo la Sampdoria aveva definito «uno schifo» la partita persa 2-1 stavolta ha scelto la via del silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale, tanto più sul destino di un tecnico che Commisso in primis ha voluto confermare in estate quando in società si lavorava su altre piste, ma certamente la consapevolezza che la strada si sia fatta subito in salita.
Sarà una settimana di polemiche quella che attende il tecnico ma per il momento il presidente viola non ha intenzione di cambiare la guida tecnica seppure si aspetti molto di più da un gruppo che rappresenta il settimo ingaggi della Serie A. Concetti che anche il direttore sportivo Pradè conferma, in un dopo gara in cui oltre a Iachini è il solo a presentarsi davanti ai microfoni. «Non mi aspettavo una partenza così, dopo le prime due giornate pensavo che fossimo più avanti con il lavoro — il parere a caldo del direttore sportivo – evidentemente c’è ancora molto da fare perché una squadra come la nostra con due gol di vantaggio nei primi minuti deve portare a casa la vittoria. Siamo tutti molto dispiaciuti per come è andata la partita, purtroppo gli episodi su entrambi i gol subiti non sono stati favorevoli oltre allo Spezia che merita i complimenti per identità e carattere».
E ancora: «Dovremo essere bravi a ripartire da questo risultato, non possiamo mollare perché siamo solamente alla quarta giornata, l’unica strada da percorrere è restare uniti e pensare al lavoro. Quello che più dispiace è che questa squadra non riesce a dimostrare i suoi valori, a imporsi nonostante i valori individuali siano importanti. Ho visto prestazioni positive, come quella di Amrabat, ma in serie A non può bastare la prova di un singolo. Domenica contro l’Udinese affronteremo una sfida già decisiva, da ora in poi ogni partita sarà un esame da non sbagliare».