Gli errori di Iachini avvicinano Sarri
Il tecnico toscano in cima alla lista dei desideri di tifosi e dirigenti. Ma decide Rocco
È sempre più scomoda la panchina di Giuseppe Iachini. E anche se il tecnico si tiene stretta la fiducia di Commisso pensando solo alla prossima partita contro l’Udinese (domenica alle 18), la situazione sembra in continua evoluzione.
Quella di ieri è stata un’altra giornata di confronti in casa viola, con Commisso che ha affrontato insieme ad allenatore e dirigenti le problematiche più evidenti. Non mancano le responsabilità imputate a Iachini, le cui recenti dichiarazioni prima e dopo il pareggio con lo Spezia non sarebbero piaciute, sia per i numeri preoccupanti di difesa e attacco che per alcune scelte relative ai ruoli, ma il fatto che la stagione sia soltanto all’inizio spinge a ulteriori riflessioni anche Commisso che in estate aveva voluto la sua conferma. Senza contare che alla luce del settimo monte ingaggi della serie A, come ribadito da Pradè nel dopo gara di domenica, tutti si aspettano prestazioni collettive ben lontane da quelle particolarmente deludenti viste con Sampdoria e Spezia.
Se il gioco latita insomma, è altrettanto vero che il rendimento di molti singoli è in evidente flessione, Castrovilli ne è l’esempio più lampante insieme agli episodi che hanno consentito allo Spezia di rimontare, dunque in settimana l’obiettivo è quello di pensare soltanto alla sfida con l’Udinese, considerata il primo di molti esami da non fallire. Per i tifosi invece non sembrano esserci dubbi: ieri l’hashtag #Iachiniout era in cima alle tendenze di Twitter, e anche la minoranza del tifo che qualche mese fa aveva condiviso la scelta di confermare Iachini adesso spinge per un cambio.
Nel caso sarà Commisso a prendere la decisione definitiva, ma nel club c’è chi spinge per un cambio. Quello di Maurizio Sarri resta il profilo più attraente anche grazie a una rescissione con la Juventus sempre più vicina (ma anche la Roma valuta il tecnico fiorentino) mentre Walter Mazzarri rappresenterebbe l’alternativa più percorribile nel caso in cui la situazione peggiorasse, quanto a Luciano Spalletti o addirittura Massimiliano
Allegri restano suggestioni molto complicate per gli ingaggi stratosferici di entrambi.
Niente di immediato comunque, Iachini resta al suo posto, a patto che squadra e tecnico sappiano risolvere gli attuali problemi. Il trend dell’ultimo mese è in picchiata: due sconfitte, un pareggio e 8 gol subiti in tre partite che hanno riportato la Fiorentina là dove Commisso non vuole: nella parte destra della classifica. Non dovessero cambiare gioco e risultati a breve, magari già da domenica al Franchi contro l’Udinese, l’esperienza di Iachini sulla panchina della Fiorentina potrebbe davvero essere al capolinea.