Presidenza del Consiglio a Mazzeo Ceccardi lascia senza presentarsi
Primo giorno in aula per 19 matricole. Tra ritardi, interruzioni e proteste
«Votate pure con calma...». Dopo la terza interruzione della prima seduta del nuovo Consiglio regionale, la consigliera anziana, Luciana Bartolini, che guidava l’aula ha strappato il sorriso a tutti, anche sotto le mascherine. È stato un avvio complicato quello della undicesima legislatura, tra Dpcm, nervosismi, ricerca di accordi in extremis e mille telefonate incrociate, decollato solo dopo il voto «calmo» che alla terza chiamata ha eletto Antonio Mazzeo (Pd) presidente del Consiglio regionale con 36 sì su 39 votanti, dopo due fumate nere.
Una prima volta complessa anche a causa del Covid e del nuovo decreto del governo, esecutivo proprio da ieri, con la decisione di tenere comunque la riunione in aula, ma con metà consiglieri in presenza e metà da remoto, chi dagli uffici del consiglio, chi a casa (come Iacopo Melio e Cristina Giachi, quest’ultima in quarantena per un contatto diretto con un Covid positivo), con il voto elettronico grazie a un tablet con un apposito programma dato a ciascun consigliere. Così l’inizio della seduta è slittato dalle 15 alle 16 e poi alle 16.15 per le prove di voto via tablet. La pandemia ha impedito anche gli abbracci e le pacche sulle spalle tra consiglieri vecchi e nuovi, le foto di rito, la presenza di pubblico, le interviste tv alle tante matricole, ben 19 su 40 consiglieri, 5 su 8 per esempio nel gruppo della Lega, tutti e 5 gli eletti di Fratelli d’Italia, 9 dei 22 eletti del Pd.
Non sono mancate le tensioni, con la maggioranza in difficoltà per frizioni tra Pd e Italia Viva sulla giunta, e il centro destra a incalzare «su confusione e imbarazzo» come hanno detto nel primo comunicato congiunto della legislatura di Elisa Montemagni, Francesco Torselli e Marco Stella, capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, quando il capogruppo del Pd,
Vincenzo Ceccarelli, appena aperta la seduta, ha chiesto mezzora di sospensione perché alle opposizioni non era stato ancora comunicato il nome del candidato presidente del Consiglio regionale per la maggioranza. Dopo le prime due votazioni con tante schede bianche e solo 3 voti per Mazzeo, la nuova interruzione, poi la convergenza larga sul consigliere dem di Pisa e l’intesa anche per i vice presidenti e per i due consiglieri membri dell’ufficio di presidenza: vicepresidenti Stefano Scaramelli (Iv) e Marco Casucci (Lega) con consiglieri segretari Federica Fratoni (Pd) e Diego Petrucci (FdI). E Susanna Ceccardi, candidata governatore per il centrodestra? L’europarlamentare della Lega non si è presentata: ha mandato la lettera di dimissioni dal Consiglio regionale lo scorso 15 ottobre e al suo posto è subentrato Alessandro Capecchi (FdI).