Corriere Fiorentino

CHE SUPERDONNE

LEDIESIS SI METTONO IN MOSTRA

- Edoardo Semmola

Dalla Callas alla Dietrich: le due anonime street artist fiorentine espongono per la prima volta nella loro città le eroine che fanno l’occhiolino «Il nostro potere? L’invisibili­tà». E su Instagram sono in 14 mila a seguirle

Fanno tutto moltiplica­to per otto perché l’otto marzo è la festa della donna, perché è il numero simbolo dell’infinito e dell’infinita potenziali­tà del mondo femminile. E in fondo perché gli piace questo numero a Lediesis, due anonime artiste fiorentine che grazie ai social e a un notevole talento sono diventate delle star della street art.

Otto ritratti di otto donne in otto città: da Vanessa Incontrada nella sua ultima posa nude-look (che ha apprezzato e ripostato su Instagram) a Giovanna Botteri, Frida Kahlo, la Madonna, Lina Wertmuller e Peggy Guggenheim. Tanto per citare alcune delle ultime Superwomen ritratte. Tutte riconoscib­ili da due segni-firma di queste artiste: la grande S di Superman sul petto e l’occhiolino di complicità. Dopo l’esordio al Museo Archeologi­co di Napoli, ora le Lediesis arrivano in mostra anche a Firenze. Per la prima volta nella loro città.

La mostra si intitola appunto SuperWomen e si inaugura giovedì alle 17.30 al Semiottago­no delle Murate in collaboraz­ione con Mus.e, Festival dei Diritti e Florence Queer Festival. Fino al 5 novembre. Dicono di non voler rivelare chi sono «sempliceme­nte per riservatez­za». Ma anche perché «l’invisibili­tà è il nostro super potere» come dicono loro stesse, in controtend­enza con il mondo social. Una coppia nata da una semplice amicizia. Una proviene dalle accademie d’arte e l’altra dalla comunicazi­one. Il progetto Superwoman è nato «per scherzo ad Artefiera» e la scelta di usare la S di Superman e non la W di Wonder Woman è volutament­e «a contrasto» con un simbolo di superpoten­za «tradiziona­lmente maschile». Anche l’occhiolino ha un significat­o «politico»: sta a significar­e che «anche tu che guardi sei come me, hai dei superpoter­i». Sono diventate street artist coltivando l’idea di un processo creativo «capace di risvegliar­e le potenziali­tà nascoste». E da lì il progetto «Super 8 per 8 città» che le ha viste apporre le loro donne a partire dall’otto marzo dello scorso anno a Firenze, Bologna, Venezia, Milano, Roma, Napoli, Bari e L’Aquila. Con la differenza che nella loro Firenze hanno subito tanti atti vandalici alle loro opere. A Roma invece sono state accolte come eroine, appunto. Tanto che la loro «Super Sora Lella» a Trastevere è trattata «quasi come un bene culturale da tutelare». In queste ore trovate i loro lavori tra Sant’Ambrogio, Santa Croce e le Murate, in tutta la zona che circonda l’area dove aprirà la mostra. In chiave preparator­ia. In ogni città scatta una specie di caccia al tesoro a partire da ogni immagine per cercare le altre sette. E da lì su

Instagram (14 mila i follower) dove hanno avviato una specie di «catena di selfie di occhiolini» di chi si ritrae davanti a una Super. La mostra sarà l’occasione per scoprire due nuovi personaggi. In omaggio al Florence Queer appena concluso. È una sorpresa. Si sa solo che saranno a tema «queer» ovviamente. «Due cantanti famosi: un uomo travestito da donna e una donna travestita da uomo».

 ?? (nella foto accanto: Priscilla) ?? Primo piano La mostra SuperWomen si inaugura giovedì 22 ottobre nel Semiottago­no delle Murate nel complesso del Mad Murate Art District. Sarà aperta fino al 5 novembre ad ingresso gratuito con prenotazio­ne obbligator­ia al numero 055.2476873
(nella foto accanto: Priscilla) Primo piano La mostra SuperWomen si inaugura giovedì 22 ottobre nel Semiottago­no delle Murate nel complesso del Mad Murate Art District. Sarà aperta fino al 5 novembre ad ingresso gratuito con prenotazio­ne obbligator­ia al numero 055.2476873
 ??  ?? Marlene Dietrich La musa dell’androginia Marlene Dietrich è anche nel manifesto della mostra fiorentina. È stata raffigurat­a come nel film cult di Josef von Sternberg «Marocco»
Marlene Dietrich La musa dell’androginia Marlene Dietrich è anche nel manifesto della mostra fiorentina. È stata raffigurat­a come nel film cult di Josef von Sternberg «Marocco»
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Nella gallery delle donne speciali non poteva mancare Frida Kahlo. Questa è una delle tante versioni dell’artista messicana «Una pittrice simbolo della resilienza», dicono
Frida Kahlo Nella gallery delle donne speciali non poteva mancare Frida Kahlo. Questa è una delle tante versioni dell’artista messicana «Una pittrice simbolo della resilienza», dicono
 ??  ?? Maria Callas Una delle eroine ritratte da Lediesis è Maria Callas, già esposta al Museo Archeologi­co di Napoli «Una donna che ha saputo cadere e rialzarsi innumerevo­li volte»
Maria Callas Una delle eroine ritratte da Lediesis è Maria Callas, già esposta al Museo Archeologi­co di Napoli «Una donna che ha saputo cadere e rialzarsi innumerevo­li volte»

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