Il nuovo difensore viola «Per me questa è la grande occasione»
L’argentino è la scommessa per il futuro. Ma già domani potrebbe giocare
Il gioco di parole sarebbe (ed è) fin troppo scontato. Quasi banale. Del resto, con quel cognome, non potrebbe che essere così. Si potrebbe evitare, quindi, ma poi lo ascolti e non puoi che pensare che il ragazzo è (davvero) partito in Quarta. Appena arrivato eppure, pronto a tutto. Subito.
«Sono qui da poco — ha detto ieri presentandosi via web — ma mi sento pronto. Altrimenti non sarei qui». Senza paure o preoccupazioni per un adattamento che, in teoria, richiederebbe del tempo. «È vero, vedremo quanto ci metterò, ma ripeto. Sono a disposizione del mister e la difesa a tre per me non è un problema». E chissà che le parole non vengano messe immediatamente alla prova dei fatti. Pezzella infatti sta (molto) meglio, ma l’infortunio che lo ha costretto a uscire anzitempo nella sfida di domenica scorsa con lo Spezia fa si che non sia ancora al 100%. Dovesse dare forfait insomma, l’ultimo arrivato, potrebbe davvero fare, già contro l’Udinese, il suo esordio in maglia viola.
«La Fiorentina è la mia grande opportunità — ha aggiunto — e farò di tutto per sfruttarla». I precedenti, se non altro, fanno ben sperare. Pensi agli argentini, alla difesa, a Firenze, e ti vengono in mente i vari Gonzalo Rodriguez, lo stesso Pezzella. Soprattutto, Daniel Passarella. Uno che, per un ragazzo che viene dal River Plate, rappresenterà sempre un riferimento assoluto. «L’altro giorno — ha ammesso Quarta — stavo guardando tutto quello che ha fatto con questa maglia. Sarà difficile fare altrettanto, ma il club dal quale arrivo mi ha dato una mentalità vincente». Si torna sempre lì. A un carattere che, almeno stando alle primissime impressioni, è quello dei forti. Con quel pizzico di sfrontatezza tipica dei grandi. Non a caso, quando gli vengono fatti i nomi di alcuni degli attaccanti che dovrà affrontare, quasi si «eccita». «Non vedo l’ora di vedermela con Cristiano Ronaldo, Lukaku, Zapata o Ibrahimovic. Voglio marcarli tutti».
Determinato ma, allo stesso tempo, umile. «Non mi piace parlare delle mie caratteristiche. Di certo devo crescere sotto tanti aspetti». Avrà tempo, per farlo. Nella testa del club infatti, Quarta dovrà restare a lungo. Per raccogliere l’eredità di chi lo ha preceduto e per diventare, a sua volta, colonna portante della squadra che sarà. Del resto, non è un mistero. A giugno è molto probabile che sia Pezzella sia Milenkovic vadano altrove e, quindi, la difesa del futuro sarà ricostruita attorno a lui. Anche per questo, per anticipare di un anno il suo inserimento e prepararlo a un ruolo da leader, Daniele Pradè, ha fatto di tutto (investendo circa 12 milioni di euro) per portarlo subito a Firenze. Convinto, che possa ripercorrere le orme dei suoi illustri predecessori argentini. «Sono tutti grandi giocatori, ma niente paragoni. Io sono Lucas Martinez Quarta, e voglio scrivere la mia storia».
L’omaggio «Ho riguardato i video di Passarella a Firenze Questa per me è la grande occasione»