UN PO’ DI LUCE MA I DIFETTI RESTANO
Con fatica e sofferenza la Fiorentina è tornata alla vittoria che mancava dalla prima giornata di campionato. Sofferenza perché la partita stava somigliando troppo a quella contro lo Spezia. Due gol di vantaggio, come con lo Spezia- Una rete incassata sul finire del primo tempo, come contro lo Spezia. Stavolta c’è stato un terzo gol che ha allontanato i timori per poi riproporli nella parte finale con il rischio che l’Udinese segnasse la rete del pareggio. Le due prodezze di Castrovilli, uomo partita per i viola, sono state determinanti per far salire i viola a sette punti, ma l’impressione è ancora quella di una squadra che si ripiega su sé stessa troppo presto, lasciando l’iniziativa agli avversari, chiunque essi siano. È una caratteristica, quella di partire bene e poi subire , che desta qualche preoccupazione anche quando, come ieri sera, la storia finisce bene. Nel suo momento buono la squadra sembra senza difetti gravi, quando cala sembra avere soltanto difetti. Il piede destro lussuoso di Castrovilli, con l’aggiunta del gol di testa di Milenkovic, ha risolto la partita, ma non ci sembra che tutto questo bene calcistico abbia risolto i problemi di una squadra che ripiega per convinzione o per cedimento, in un modo che diffonde preoccupazione e non sicurezza.
Certo, l’uscita dal campo di Pezzella, ancora dolorante alla caviglia, ha significato molto per la Fiorentina che ha dovuto riassestare la difesa con l’ingresso del nuovo acquisto Martinez Quarta, ancora non giudicabile, ma rimane l’impressione che venga lasciato il dominio agli avversari e che, senza le parate decisive di Dragowski, la prestanza fisica del poderoso Okaka , con l’aggiunta dei suggerimenti di De Paul, non avrebbe portato i tre punti. È ancora lontana la consistenza della Fiorentina, una consistenza che la squadra potrebbe ritrovare (anzi trovare) con una posizione meno scomoda nella classifica. Ma il lavoro non manca a Iachini, le punte non pungono e delude anche il prestigioso Callejon, a cui va comunque il merito di un fondamentale movimento nell’azione del primo gol . Nulla di raggiante all’orizzonte, a parte la luce dei tre punti. Che non è poca cosa.